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Sanità, a Spoleto commissione a lavoro per il documento da presentare a Barberini

Pubblicato il 18 Gennaio 2016 18:24 - Modificato il 5 Settembre 2023 21:47

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Dovrà essere ripresentato entro dieci giorni dalla quarta commissione consigliare permanente sulla sanità, il documento relativo al San Matteo degli Infermi contenente le perplessità dei politici circa il suo futuro. Lunedì mattina, dopo molte settimane, si è riunita di nuovo la commissione ed è stato visionato e discusso l’atto preparato dalla maggioranza sul polo spoletino, ma molte sono state le osservazioni fatte dalla minoranza presente e dal sindaco Fabrizio Cardarelli, intervenuto in via eccezionale alla riunione. A lui, il compito di presentarlo a breve all’assessore regionale Luca Barberini e alla presidente Catiuscia Marini, per scongiurare una deconcentrazione di servizi dal nosocomio cittadino a vantaggio di altri centri sanitari, come quello folignate. I LAVORI – Nel frattempo i consiglieri, oltre a elaborare il documento scritto, potranno avere modo di visionare i numeri sull’attività chirurgica (quali interventi sono stati effettuati, quanti e da chi) e muoversi con le relative richieste. Infatti, nell’atto abbozzato dalla maggioranza si chiedono alla Regione i primariati dei reparti di medicina, di radiologia, di pronto soccorso e oncologia e l’implementazione di altri servizi, ma ai relatori non è bastato. Se il documento avesse soddisfatto entrambe le parti sarebbe stato consegnato all’assessore Barberini, ma così facendo il sindaco glielo recapiterà di persona non appena si terrà l’incontro con il sindaco di Foligno Nando Mismetti e la direzione dell’Ausl Umbria 2. Data da definire, in cui si spera che le paure sull’ospedale vengano meno oppure si trovi una soluzione per garantire agli utenti la qualità del servizio, attraverso la sinergia tra i due poli sanitari. BECECCO E PD – Durante la riunione, ad intervenire su invito – oltre a Cardarelli – anche la sua vice Maria Elena Bececco, che ha risposto ai rappresentanti del Pd che nei giorni scorsi in conferenza stampa avevano sottolineato la mancanza di programmazione in termini di sanità, il calo degli interventi chirurgici e l’assenza di certezze nè scritte nè fattive sulla scuola di robotica al dottor Patriti. “I dati sulla chirurgia – ha dichiarato l’assessore – non sono negativi rispetto agli anni passati ma migliori, con una crescita del sei per cento ed il passaggio, quindi, da oltre 1100 a 1200. Siamo l’unica giunta che ha sfiduciato un dirigente Asl, è una realtà ben monitorata e non si può dire che non seguiamo la sanità cittadina”. Mentre per ciò che riguarda l’incarico del dottor Patriti, è stato formalizzato anche se la delibera non è stata resa pubblica. Anche in commissione il Pd ha voluto rispondere alla Bececco. “Siamo stati sempre collaborativi – ha ribadito Laura Zampa – però non si può aspettare un anno e mezzo per fare un documento sulla sanità, perché i fatti corrono”. Dal Partito democratico sarebbe inoltre arrivata la richiesta di un’audizione con il direttore sanitario Luca Sapori.

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