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Foligno, “Maria del fiume” festeggia 60 anni di attività

Pubblicato il 19 Febbraio 2016 14:19 - Modificato il 5 Settembre 2023 21:23

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Veloce, che c’ho da fa!” risponde così Maria Gambacorta – meglio conosciuta semplicemente come “Maria del fiume” – la leggendaria tabaccaia folignate di via XVI Giugno, quando le chiediamo di dedicarci due minuti del suo tempo. Una leggenda che compie 60 anni. Si, perché lo scorso 6 febbraio Maria ha festeggiato 60 primavere di attività. Non si ferma mentre parla, continua a lavorare a testa china per poter soddisfare le richieste del continuo andirivieni di clienti. “Ciao Marì”, “Grazie Marì”, poche formalità e tanta simpatia, è questa l’aria che si respira dentro al suo negozio. La sensazione è proprio quella di trovarsi a casa di una persona che conosciamo da sempre, ed in effetti è questa la realtà. Maria sembra esserci da sempre, ogni folignate è cresciuto con la certezza che per qualsiasi necessità si poteva contare su Maria che ogni giorno, feriali e spesso festivi compresi, dalle sei del mattino alle dieci di sera tiene la saracinesca alzata. Una vera e propria istituzione insomma. “Sono stati i miei genitori ad aprire questa tabaccheria – racconta – a sedici anni con un somaro, il carretto e un materasso legato con una corda siamo venuti da Rivotorto a Foligno e da allora sono sempre stata dentro la bottega”. È di poche parole Maria, oggi 77enne, le chiediamo se e come ha visto cambiare Foligno in tutti questi anni ma ci risponde semplicemente che a lei va bene così. Ha sempre pensato a lavorare e alla sua famiglia: “ Sto qui tutti i giorni, questo lo sapete – spiega –, intanto ho allevato due figli”. L’unico momento in cui si ferma per qualche secondo è quando le chiediamo “Come è cambiata la vita per chi ha un’attività commerciale?”, accenna ad una smorfia, fa spallucce e risponde: “Il lavoro dei commercianti è più faticoso…lo sanno tutti”. E nessuno meglio di lei può saperlo. In una società in cui è sempre più rischioso e poco conveniente mettere in piedi una nuova attività e la vita di quelle già avviate è sempre più breve, il traguardo raggiunto lungo le rive del fiume Topino merita proprio di essere festeggiato.

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