14.8 C
Foligno
martedì, Novembre 11, 2025
HomeCulturaCarnevale di Sant'Eraclio, il premio “Alfio Pace” va al cantiere “Yes we...

Carnevale di Sant’Eraclio, il premio “Alfio Pace” va al cantiere “Yes we can”

Pubblicato il 22 Febbraio 2016 11:30 - Modificato il 5 Settembre 2023 21:21

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

L’Unione dei Comuni Terre dell’Olio e del Sagrantino premiata per le politiche ambientali

In occasione della Fiera Ecomondo di Rimini l’ente presieduto da Elisa Sabbatini ha ottenuto il riconoscimento Emas. “Unendo le forze anche i piccoli comuni possono dare un contributo significativo alla sostenibilità e alla valorizzazione del territorio"

Condannata per minacce aggravate e ricercata, è stata arrestata a Foligno

Coltello alla mano, in due diverse occasioni aveva intimidito una persona insieme ai suoi familiari. Arrivata la sentenza definitiva a più di due anni di reclusione, è scattata la ricerca: a rintracciarla gli agenti del locale commissariato

Il Premio Francesco Fuso illumina i giovani su valori e inclusione

Giovedì 13 novembre, all’Oratorio del Crocifisso, la cerimonia con cui per il terzo anno verranno premiati gli atleti che si sono contraddistinti con azioni di solidarietà e rispetto nei confronti degli avversari sportivi

È calato il sipario sulla 55esima edizione del “Carnevale dei ragazzi” di Sant’Eraclio, non prima però che il presidente Fabio Bonifazi proclamasse il vincitore della terza edizione del premio “Alfio Pace”, ideato dalla famiglia Lupparelli in memoria dell’indimenticato presidente dell’ente carnevalesco degli anni ‘70 e ’80. Ad aggiudicarsi il trofeo 2016 è stato, domenica pomeriggio in piazza Fratti, il cantiere “Yes se can”, rappresentato sul palco da Emanuele Bastianini. Ad imporsi sugli altri cinque carri allegorici è stato quello raffigurante “La madre rete”, affiancato dalla mascherata “Gli utenti della rete”. Al centro dell’attenzione il tema della comunicazione interpersonale nell’epoca della globalizzazione ed in particolare dei social network. Comunicazione che finisce così per perdere la propria individualità e percezione e nascondersi dietro a un like o a un tweet, mettendo da parte le emozioni e le persone che arricchiscono la quotidianità della persona. A decretare il cantiere vincitore sono stati i membri della giuria, tre per ogni corso mascherato e sempre diversi. Al gruppo “Yes se can” sono andati in complesso 617 voti, voti attribuiti sia per l’estetica del carro e la corrispondenza con il soggetto scelto, ma anche per la bellezza scenografica e la coreografia della mascherata più briosa e coinvolgente.

Articoli correlati