29.5 C
Foligno
mercoledì, Agosto 6, 2025
HomeCulturaCarnevale di Sant'Eraclio, il premio “Alfio Pace” va al cantiere “Yes we...

Carnevale di Sant’Eraclio, il premio “Alfio Pace” va al cantiere “Yes we can”

Pubblicato il 22 Febbraio 2016 11:30 - Modificato il 5 Settembre 2023 21:21

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Foligno, dà in escandescenza e colpisce un operatore del 118 con un coltello

Spaventati dalle urla, alcuni residenti hanno allertato la polizia che ha avviato le indagini portando alla luce una storia di continue minacce e violenze perpetrate da un 53enne, con problemi di dipendenze, nei confronti degli anziani genitori. L’uomo è stato arrestato

Palio della Rivincita, la firma è di Lulu Nuti e Floating Beauty insieme ai ragazzi di EllElle

Per la realizzazione dell’ambito drappo di giostra scelti due artisti tra le voci più interessanti del panorama artistico contemporaneo italiano. Insieme a loro gli utenti della cooperativa folignate per un progetto che coniuga arte e sociale

Dalla rotatoria di San Magno al sottopasso di via Mameli: il piano delle opere 2026-2028

La giunta Zuccarini ha adottato il documento programmatico con gli obiettivi da raggiungere entro i prossimi tre anni. In cantiere 16 interventi per una spesa complessiva di oltre 8 milioni di euro

È calato il sipario sulla 55esima edizione del “Carnevale dei ragazzi” di Sant’Eraclio, non prima però che il presidente Fabio Bonifazi proclamasse il vincitore della terza edizione del premio “Alfio Pace”, ideato dalla famiglia Lupparelli in memoria dell’indimenticato presidente dell’ente carnevalesco degli anni ‘70 e ’80. Ad aggiudicarsi il trofeo 2016 è stato, domenica pomeriggio in piazza Fratti, il cantiere “Yes se can”, rappresentato sul palco da Emanuele Bastianini. Ad imporsi sugli altri cinque carri allegorici è stato quello raffigurante “La madre rete”, affiancato dalla mascherata “Gli utenti della rete”. Al centro dell’attenzione il tema della comunicazione interpersonale nell’epoca della globalizzazione ed in particolare dei social network. Comunicazione che finisce così per perdere la propria individualità e percezione e nascondersi dietro a un like o a un tweet, mettendo da parte le emozioni e le persone che arricchiscono la quotidianità della persona. A decretare il cantiere vincitore sono stati i membri della giuria, tre per ogni corso mascherato e sempre diversi. Al gruppo “Yes se can” sono andati in complesso 617 voti, voti attribuiti sia per l’estetica del carro e la corrispondenza con il soggetto scelto, ma anche per la bellezza scenografica e la coreografia della mascherata più briosa e coinvolgente.

Articoli correlati