È calato il sipario sulla 55esima edizione del “Carnevale dei ragazzi” di Sant’Eraclio, non prima però che il presidente Fabio Bonifazi proclamasse il vincitore della terza edizione del premio “Alfio Pace”, ideato dalla famiglia Lupparelli in memoria dell’indimenticato presidente dell’ente carnevalesco degli anni ‘70 e ’80. Ad aggiudicarsi il trofeo 2016 è stato, domenica pomeriggio in piazza Fratti, il cantiere “Yes se can”, rappresentato sul palco da Emanuele Bastianini. Ad imporsi sugli altri cinque carri allegorici è stato quello raffigurante “La madre rete”, affiancato dalla mascherata “Gli utenti della rete”. Al centro dell’attenzione il tema della comunicazione interpersonale nell’epoca della globalizzazione ed in particolare dei social network. Comunicazione che finisce così per perdere la propria individualità e percezione e nascondersi dietro a un like o a un tweet, mettendo da parte le emozioni e le persone che arricchiscono la quotidianità della persona. A decretare il cantiere vincitore sono stati i membri della giuria, tre per ogni corso mascherato e sempre diversi. Al gruppo “Yes se can” sono andati in complesso 617 voti, voti attribuiti sia per l’estetica del carro e la corrispondenza con il soggetto scelto, ma anche per la bellezza scenografica e la coreografia della mascherata più briosa e coinvolgente.
Carnevale di Sant’Eraclio, il premio “Alfio Pace” va al cantiere “Yes we can”
Pubblicato il 22 Febbraio 2016 11:30 - Modificato il 5 Settembre 2023 21:21
Il carro 2016 del cantiere "Yes we Can"
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