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Vicenda Cisom, botta e risposta Cardarelli-Fedeli

Pubblicato il 7 Marzo 2016 10:11 - Modificato il 5 Settembre 2023 21:12

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E’ un botta e risposta senza esclusione di colpi tra il sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli, e quei volontari che qualche giorno fa sono entrati agli onori delle cronache per la vicenda commissariamento Cisom e relative dimissioni di massa pur restando comunque parte integrante del gruppo cinofilo Le Aquile. Una vicenda un po’ intricata, a dirla tutta, e sulla quale ancora oggi non è stata fatta completa chiarezza. L’unica cosa che si è saputo, è che il doppio tesseramento a volontari contemporaneamente di Cisom e Le Aquile, pare non sarebbe stato compatibile con il regolamento dettato dall’associazione che fa capo al Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta. Da qui, la decisione del Cisom nazionale di sollevare dal suo incarico l’ormai ex presidente, Dante Rossi, e il commissariamento (o qualcosa del genere) dell’associazione. Ma questa ormai è storia vecchia, in qualche modo. Ora a tenere banco è, appunto, il botta e risposta tra il sindaco Fabrizio Cardarelli e Le Aquile. “Giudico meramente strumentali certe prese di posizione, soprattutto quando evadono il campo della correttezza e del rispetto delle regole, due principi fondamentali, in particolare quando si parla di operare in un ambito molto importante e delicato come quello della Protezione civile”, sono state le parole del primo cittadino qualche giorno fa. “Si fa un gran parlare del fatto che il gruppo delle Aquile sia stato sfrattato dalla sede della Protezione civile di Santo Chiodo. Termine forte e decisamente fuorviante. Non ci può essere nessuno sfratto perché l’associazione “Le aquile” non rientra tra le associazioni che hanno sottoscritto un contratto per usufruire degli spazi (regolamentati da una delibera di Giunta Comunale) per poter operare all’interno del Centro Operativo Comunale e del Centro Operativo Misto di Santo Chiodo”. Per quanto riguarda poi la questione “dei volontari che hanno deciso di lasciare il Cisom, i vertici dell’Ordine di Malta hanno già spiegato come tale decisione sia frutto – aggiunge il sindaco – di una libera scelta dei membri. Anche in questo caso esiste un regolamento che parla di incompatibilità. Non si può appartenere contemporaneamente a due gruppi operanti nello stesso settore, questo per evitare sovrapposizioni e interferenze di carattere operativo nelle attività di soccorso”. “Mi auguro – ha concluso – che la questione si risolva nel migliore dei modi, facendo prevalere il senso di responsabilità e di cooperazione, soprattutto perché chi opera nella Protezione Civile sa che deve agire nel rispetto di quei principi e valori che animano e sostengono i tanti volontari impegnati quotidianamente nella difesa del prossimo e del bene comune”. E la risposta de Le Aquile non si è fatta attendere. E l’associazione dell’Unità Cinofile da Soccorso, rispetto alle dichiarazione del sindaco Cardarelli, si dice stupita e meravigliata. E “lo stupore e la meraviglia sono dovuti sia alla forma che al contenuto del comunicato, pieno di imprecisioni (per non dire altro) e di un tono che non può appartenere alla civile interlocuzione – scrivono in una nota a firma della presidente Antonella Fedeli – l’unica cosa esatta detta dal sindaco è che Le Aquile non hanno sin dal 2012 una convenzione con il Comune, essendo essa stata “trasferita” da queste al neonato Cisom di Spoleto. Il resto sono cose non vere”. E quelle che per Le Aquile sono inesattezze, le spiegano punto per punto. “Le Aquile – scrivono – non hanno minimamente polemizzato sulla decisione del Comune di togliere la disponibilità di uno spazio all’interno del Bic, spazio peraltro occupato in maniera legittima, tanto è vero che il logo delle Aquile è presente sulla cartellonistica esterna del Bic e alcuni volontari hanno tuttora un proprio account, assegnato ovviamente dal Comune di Spoleto, per l’accesso ad internet tramite il server comunale”. Riguardo la motivazione addotta, cioè la mancanza di una convenzione formale tra Le Aquile e Comune “ciò non ha mai impedito a questa amministrazione a far ricorso al supporto delle Aquile in ogni occasione, da ultimo il servizio sul set di Don Matteo 10 o il prossimo servizio per il passaggio della “Tirreno-Adriatica” di sabato 12 marzo, alla cui pianificazione siamo stati invitati le scorse settimane, servizio non più richiesto nonostante la protezione civile di Spoleto abbia espresso la necessità della presenza di ben 100 volontari e abbia fatto appello ad organizzazioni di volontariato di altri Comuni. Ovviamente tutto quanto affermato è dimostrabile tramite le comunicazioni scritte intercorse negli anni. Intendiamo comunque fare nostro l’augurio che “la questione si risolva nel migliore dei modi, facendo prevalere il senso di responsabilità e di cooperazione” – conclude la nota de Le Aquile – modalità di interpretare il ruolo di volontario di protezione civile che ci ha sempre contraddistinto e che ci viene ampiamente riconosciuto anche a livello nazionale”.

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