Vertice tra sindacati a Foligno per discutere della questione dei cosiddetti precari del terremoto. Le sigle sindacali di Cgil, Cisl e Uil si sono infatti riunite martedì pomeriggio in via della Louviere, nella sede della Camera del lavoro della Cgil, per mettere in piedi un tavolo operativo volto a risolvere una situazione che si trascina da ormai troppo tempo. Al centro dell’attenzione, come detto, il futuro dei 32 lavoratori – quasi tutti della fascia appenninica – che operano da ormai 20 anni nei Comuni di Valtopina, Nocera Umbra, Vallo di Nera e Monte Santa Maria in Tiberina. Lavoratori di fatto mai inquadrati con un contratto a tempo indeterminato. Da qui la richiesta di Cgil, Cisl e Uil agli enti locali di rivedere le date di fine contratto, attualmente fissate al 15 e al 18 marzo prossimi. Dai sindacati poi un appello anche a Governo e Regione, chiamati a predisporre atti legislativi volti a superare la condizione di precariato. “È necessaria – dicono da Cgil, Cisl e Uil – una norma che garantisca la stabilizzazione di figure professionali che sono ormai da 20 anni impiegate dai rispettivi enti. Ma le nostre richieste e proposte – concludono – sono legate anche alla necessità di portare a termine l’iter burocratico relativo alle pratiche post-sisma, per quello che riguarda le politiche abitative e la predisposizione delle risorse economiche”.
Precari del terremoto, i sindacati chiedono la stabilizzazione
Pubblicato il 9 Marzo 2016 15:25 - Modificato il 5 Settembre 2023 21:10
Nocera Umbra
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