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Foligno, si apre il dibattito sull’ospedale ma mancano soluzioni concrete

Pubblicato il 29 Marzo 2016 20:29 - Modificato il 5 Settembre 2023 20:58

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Secondo buco nell’acqua a Foligno in due settimane. Il consiglio comunale straordinario indetto per parlare di una questione, tanto importante quanto complessa, come quella dell’ospedale non ha portato a nessun risultato concreto. Insomma, quanto andato in scena nella sala consiliare di palazzo comunale martedì pomeriggio non è stato molto diverso da quanto accaduto nella stessa sede solo una settimana prima, quando sui tavoli di maggioranza ed opposizione era finita un’altra spinosa questione, quella dell’area dell’ex zuccherificio. In entrambe le sedute a far da padrone sono state le polemiche, polemiche fini a se stesse e che non hanno condotto a nessuna conclusione se non ad un rinvio della discussione in altre sedi, definite più opportune. In particolare, nel caso del futuro dell’ospedale e della politica sanitaria nei territori di Foligno, Spoleto e della Valnerina – all’ordine dell’assemblea legislativa che si è riunita martedì pomeriggio – la discussione verrà ripresa in occasione della terza commissione consiliare in calendario per il 12 aprile prossimo, quando si terrà l’audizione del nuovo direttore generale dell’Ausl Umbria 2, Imolo Fiaschini, convocata dal coordinatore Enrico Tortolini. Anche in quel caso, però, si tratterà solo di un punto di partenza vista, come detto, la complessità del tema ed il fatto che dal Comune di Foligno potrà arrivare solo un atto di indirizzo politico e nulla più, essendo di fatto la Regione l’istituzione competente in materia di sanità. Ripercorrendo comunque quanto accaduto in sede di assemblea legislativa, i lavori si sono aperti di fatto con una forte critica, in primis da parte di due esponenti della colazione di maggioranza, per la mancata convocazione di un consiglio comunale aperto al contributo di cittadini, associazioni ed operatori del settore. Ipotesi auspicata nelle settimane passate e ribadita martedì pomeriggio dai consiglieri Lorenzo Schiera (MpF) e Moreno Finamonti (Pd), così come da alcuni esponenti di minoranza a cominciare da Agostino Cetorelli (Gruppo misto) e Fausto Savini (M5S). Favorevoli ad un consiglio comunale aperto anche Stefania Filipponi (Impegno civile) e Elio Graziosi (Gruppo misto), ma solo dopo aver approfondito bene una materia complessa come quella sanitaria. In quest’ottica, in diversi hanno espresso parere positivo nei confronti dell’avvio di un percorso mirato in sede di commissione, come la capogruppo del Pd, Seriana Mariani, firmataria tra l’altro di un ordine del giorno con cui si impegnava la giunta Mismetti a garantire la massima attenzione sul tema attraverso un dibattito politico volto a coinvolgere la città e a sollecitare tutte le azioni necessarie per mantenere a Foligno un presidio ospedaliero all’altezza del ruolo che riveste oggi. Mozione di fatto presentata ma non passata al voto, perché ritirata dopo una breve sospensione dei lavori per dare la possibilità alla maggioranza di approfondire il documento. Passaggio, questo, che ha suscitato non poche critiche soprattutto tra le fila dell’opposizione che ha così ribadito la presenza di qualche mal di pancia interno alla coalizione di maggioranza. Mal di pancia che ha interessato non solo quei consiglieri che nelle ultime settimane avevano mostrato il loro dissenso per l’operato dell’amministrazione, ma emerso anche nell’intervento dell’esponente Pd, Lorella Trombettoni, che, richiamando l’attenzione sulle linee guida in materia sanitaria pubblicate sulla Gazzetta ufficiale del giugno scorso, ha sottolineato come in passato la politica folignate ben poco abbiamo fatto a tutela del San Giovanni Battista. Diverse poi le critiche piovute sull’amministrazione folignate da parte di altri consiglieri comunali come Elisabetta Piccolotti (Sel), Riccardo Meloni (FI) e Massimiliano Romagnoli (Obiettivo Comune). Insomma, la discussione rimane più che mai aperta. Resta ora da capire cosa accadrà in commissione ed anche quali azioni metterà in campo il neonato comitato “Insieme per l’ospedale”, composto da cittadini e operatori del settore.

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