Hanno provato a nascondere la droga, murandola in un capannone abbandonato nella zona industriale de La Paciana a Foligno, ma sono stati beccati dai carabinieri. A finire in manette due uomini di origini albanesi, entrambi classe ‘79 e residenti a Foligno. I due, che ufficialmente risultavano assunti come muratori, in realtà gestivano un giro di droga importante. Come quella sequestrata nel pomeriggio del primo maggio scorso: un chilo e quattrocento grammi di cocaina purissima, con un principio attivo del 75 per cento – capace quindi di provocare un overdose – del valore di circa 150mila euro. Ai due 37enni, i militari della stazione di Foligno, coordinati dal capitano Angelo Zizzi, sono arrivati dopo un’intensa indagine fatta di controlli e appostamenti, scattata dopo tre morti per overdose . Un’operazione definita, di fatto, non semplice, dal momento che – secondo quanto dichiarato dagli inquirenti – i due uomini erano ben addestrati e diffidenti da chiunque gli girasse attorno. L’indagine però è andata avanti fino al pomeriggio del primo maggio quando, grazie ad un’intuizione di un carabiniere, l’attenzione si è concentrata su un capannone abbandonato nella periferia industriale folignate. Una volta all’interno i militari hanno sorpreso la coppia di 37enni mentre muravano la droga tra due pannelli di cartongesso. I due sono stati quindi bloccati, mentre i controlli si sono spostati nella loro abitazione. E proprio in casa, in un’intercapedine, i carabinieri hanno rinvenuto 30mila euro, considerato provento dell’attività di spaccio. I due, in Italia da tanti anni e con precedenti alle spalle, sono quindi finiti in manette. Secondo gli inquirenti, in Umbria arrivano quantitativi importanti di droga dall’Albania, attraverso il Canale d’Otranto. Ultimamente anche molta cocaina. Da qui l’azione coordinata delle forze dell’ordine, sia preventivamente con controlli sul territorio, sia con un’attività repressiva sul doppio fronte dello spaccio singolo e del traffico di stupefacenti. “Prevenzione e repressione – ha dichiarato il capitano Zizzi – mai come oggi sono legate tra di loro. Abbiamo intensificato i controlli – ha quindi concluso – anche per far vivere ai frequentatori della movida una serata tranquilla”.
Ha collaborato Maria Tripepi