E’ successo ancora. E come nella maggior parte dei casi, forse i motivi dell’insano gesto resteranno sconosciuti ai più. Certo è che Spoleto conta per l’ennesima volta un suicidio da quella struttura che, nel bene e nel male, è il simbolo della città: il Ponte delle Torri. Questa volta a fare quel salto senza ritorno è stato un uomo di 42 anni residente a Terni. Non si sa molto altro, dato che l’uomo pare non abbia lasciato lì sul posto né effetti personali nè tanto meno messaggi che potessero ricondurre a una qualsiasi spiegazione sul perché della decisione di togliersi la vita. Sul posto si sono recati sia i vigili del fuoco, ai quali è spettato il compito del recupero della salma, sia i carabinieri, che hanno proceduto all’identificazione dell’uomo. Ora, c’è da giurarci, il dibattito che tanti giorni ha tenuto banco nelle cronache del “post evento luttuoso” delle precedenti tragiche circostanze analoghe, si animerà di nuovo. Tra chi è “pro chiusura” delle struttura, chi pensa che reti “dissuasori” possano risolvere i problemi e chi invocherà ancora la vigilanza h24 (e chi più ne ha, ne metta). Mentre, magari, le soluzioni sono probabilmente da ricercare da tutt’altra parte. O almeno, parte delle soluzioni, ovvero quelle che potrebbero prevenire una così drammatica decisione da parte di chi decide che la sua vita deve finire lì.
Salto nel vuoto dal Ponte delle Torri: a Spoleto l’ennesimo suicidio
Pubblicato il 7 Maggio 2016 13:22 - Modificato il 5 Settembre 2023 20:31
Il ponte delle Torri di Spoleto
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