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Spoleto, martedì il bilancio arriva in consiglio: l’imperativo è risparmiare

Pubblicato il 19 Maggio 2016 12:28 - Modificato il 5 Settembre 2023 20:24

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Non c’erano i revisori dei conti mercoledì mattina. O almeno non in quella stanza dove la prima commissione consiliare di Spoleto stava discutendo, per la seconda volta in due giorni, del bilancio di previsione. Documento che, dopo un’ulteriore presa di visione da parte dei commissari presieduti da Stefano Proietti, lunedì prossimo finirà al vaglio della massima assise cittadina. Ma la loro “sentenza” l’hanno emessa del resto. Ed il parere su una manovra finanziaria, che ancora una volta userà le forbici per tagliare un po’ qua e un po’ là nelle varie voci di bilancio ma anche finalizzata a recuperare sull’evasione fiscale, è favorevole. In programma, una manovra da quasi 40 milioni di euro e un taglio delle spese pressappoco di 700 mila euro. Ad illustrare il documento finanziario di previsione è stato sia martedì che mercoledì, il dirigente finanziario Claudio Gori. È stato lui a portare a conoscenza della commissione, e martedì anche di tutti i dirigenti comunali che hanno assistito all’illustrazione del documento, sia quello che sarà l’impegno di spesa per la manovra economica del Comune di Spoleto, sia quello che sarà il nuovo piano di rientro triennale dal nuovo disavanzo di 1 milione e 400 mila (il “vecchio” di 1 milione e 800 mila euro è stato coperto con le economie di gestione 2015). Un saldo “meno”, quest’ultimo, che sarà spalmato in quote triennali da 484 mila euro, che vanno ad aggiungersi ai 516 mila euro, quale quota annuale del disavanzo tecnico di 15 milioni di euro da ripianare in 30 anni. Ma la parola d’ordine è “risparmiare”. E allora ecco che i tagli alla spesa riguarderanno in primis il non “rimpiazzo” di quei dipendenti ormai prossimi alla pensione (circa la metà), mentre gli altri verranno recuperati tra le spese generali dell’Ente e i fondi a disposizione delle direzioni. E non a caso, i dirigenti comunali erano lì presenti, nella commissione del 18 maggio. “E’ stata una riunione molto disciplinata, seria e responsabile – ha detto il presidente, Stefano Proietti – e dove sono state chiamate in causa anche tutte le direzioni perché, in un momento come questo, la politica e la struttura tecnica è necessario che collaborino. Anche per calendarizzare ciò che è indispensabile fare”. Ma c’è di più. Il presidente Proietti, sbrigata la pratica del bilancio di previsione, ha infatti intenzione di convocare una commissione ad hoc per lanciare una proposta finalizzata a rimpinguare le casse del Comune. “Secondo me, qualora ce ne fosse la possibilità, bisognerebbe mettere a frutto il patrimonio pubblico per far entrare risorse utili a sanare il più possibile la situazione debitoria dell’ente – sono state le sue parole – non i ‘gioielli’ di famiglia, sia ben inteso, ma tutte quelle strutture che stanno lì, inutilizzate”. E del resto, nella loro relazione, sono stati anche i revisori dei conti a suggerire, oltre alla riduzione dei contratti in affitto attualmente in essere, di mettere a frutto i beni di proprietà dell’Ente comunale spoletino. E poi, elemento non secondario, c’è l’evasione fiscale da recuperare. E in tal senso, è stato proprio il dirigente finanziario Claudio Gori ad annunciare che nei mesi scorsi ha provveduto ad avviare una gara per la fornitura di un software house in grado di ovviare invii di cartelle di pagamento errate, così come è successo negli ultimi tempi, evento che, forse, ha anche scoraggiato al pagamento i contribuenti. Ma non solo. L’appalto da 70 mila euro nel triennio che si è aggiudicato la società Aerarium di Caserta  permetterà di dotare entro un anno, si spera, ogni contribuente spoletino di un account personale grazie al quale poter controllare la personale posizione fiscale. Altro incentivo, secondo Gori, per potenziare la riscossione.

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