Un vero e proprio spettacolo. E’ quello andato in scena domenica mattina a Foligno, con la quinta edizione della Strafoligno, anticipata dalla Foligno Run. Due appuntamenti che sono diventati oramai dei veri e propri classici per la città. Il secondo, riservato grandi e piccini ma soprattutto alle famiglie, ha visto la straordinaria partecipazione di circa 500 persone, che hanno passeggiato per le vie del centro di Foligno con partenza dallo stadio “Blasone”. Incredibile il numero di partecipanti per la Strafoligno: circa 1000. Alla fine ad arrivare sono statti 864. Numeri che piazzano di diritto la competizione organizzata dall’Atletica Winner di Foligno al primo posto tra le gare in giro per la regione. A tagliare per primo il traguardo è stato Alessandro Brancato dell’atletica Casone Noceto, facendo registrare un tempo di 30 minuti e 46 secondi per completare i 10 chilometri del percorso. Per le donne grande successo della folignate Laura Biagetti, portacolori dell’Athletic Terni che conferma nuovamente le sue capacità dopo aver conquistato solamente quindici giorni fa il successo anche alla Grifonissima. Ma a vincere è stata un’intera città ed un movimento, quello dei podisti, in grandissima crescita. In Umbria è soprattutto la città della Quintana a fare da traino. Sono stati circa 200 gli iscritti all’Atletica Winner ad aver partecipato alla Strafoligno. C’è addirittura chi si è messo le scarpe da corsa da pochissime settimane. E’ il caso di un nuovo fenomeno, il “Sali, suda e sei soda”, che vede una trentina di donne protagoniste di allenamenti mattutini. Delle runner provette che proprio domenica mattina hanno portato a termine la loro prima gara. Ma il podismo sembra trovare spazio anche nelle grazie di tanti amministratori cittadini. Alla quinta edizione della Strafoligno ha partecipato anche l’assessore comunale Graziano Angeli insieme al consigliere delegato allo sport Enrico Tortolini. Partecipazione, con il pettorale numero uno, per il sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli.
Il sindaco di Spoleto Cardarelli e quello di Foligno, Nando Mismetti