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Gaite, vince la San Pietro tra le polemiche. Bevagna ne esce con le ossa rotte

Pubblicato il 27 Giugno 2016 14:55 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:59

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Tutto è partito dalla gara dei mestieri di martedì scorso, nella quale la gaita San Pietro ha messo in scena la narrazione di un terremoto abbattutosi a Bevagna. Scenetta che doveva legare il primo mestiere della gaita gialloverde, quello del vetratista, con quello della tintoria. Nel mezzo la giuria e i partecipanti alla narrazione sono dovuti passare attraverso un cantiere che metteva in scena il lavoro di alcuni muratori, intenti a ricostruire la chiesa nel post-terremoto. Per i responsabili delle altre gaite però, quella rappresentazione doveva considerarsi come un altro mestiere. Non per la San Pietro e per i giudici, che alla fine l’hanno premiata assegnandogli la vittoria proprio nei mestieri. Questo, sommato ai risultati nelle altre sfide, ha portato la gaita San Pietro alla vittoria finale del palio. Ed è proprio qui che si è scatenata l’ira di San Giorgio, Santa Maria e San Giovanni. Come si dice in questi casi, tra i rappresentanti delle varie gaite sono volati gli stracci, con il podestà Angelo Santificetur che a fatica è riuscito a riportare la calma. E’ così che la proclamazione del vincitore è arrivata intorno alle due di notte con le altre gaite che invece hanno preferito ritirarsi anziché assistere all’assegnazione. Per Bevagna però, oltre al danno anche la beffa. Già, perché ad assistere alla cerimonia conclusiva (iniziata con quasi un’ora di ritardo) tantissimi spettatori, che hanno pagato un biglietto d’ingresso di 10 euro. Pubblico lasciato in balìa degli eventi e che ha atteso a lungo la proclamazione, senza capire nulla di cosa stesse avvenendo. In molti, lasciando piazza Silvestri, hanno protestato per il triste spettacolo, non certo all’altezza del Mercato delle Gaite. LE GARE E I PUNTEGGI – La gara del tiro con l’arco storico, ultimo appuntamento del cartellone bevanate, ha visto trionfare gli arcieri della gaita Santa Maria, secondo posto alla San Giovanni, terzo alla San Giorgio e quarto alla San Pietro. I giallorossi della gaita Santa Maria si sono aggiudicati anche la Gara Gastronomica, ottenendo il punteggio di 28 punti su di un massimo di 30. Secondo posto per il piatto proposto dalla gaita San Giovanni, con 27 punti. Terzo gradino del podio della sfida culinaria per la gaita San Pietro, alla quale i tre giurati hanno assegnato un totale di 25 punti. Al quarto posto, con 22 voti, la gaita San Giorgio. Primo posto assegnato ex aequo per la Gara Mercato, alle gaite San Pietro e San Giovanni, entrambe hanno ottenuto il massimo punteggio, facendo l’en plein con trenta voti ciascuno. Al terzo posto ex aequo, con votazione in parità a 24 punti, le gaite San Giorgio e San Giovanni. Prima classificata nella gara dei mestieri medievali, la gaita San Pietro con 59 punti su 60: 30 su 30 per l’allestimento del magister vitreatarum e 29 per l’ars tinctoria. Le altre tre gaite si sono classificate al secondo posto ex aequo con un 56 punti ciascuna. La San Giorgio ha ottenuto 29 voti per lo Zeccherius e 27 per l’ars canepis; la San Giovanni 27 per l’ars biccherorum e 29 per l’ars chartaria; la Santa Maria 29 per l’ars sete e 27 per l’ars tabernariorum. La classifica generale finale ha determinato la graduatoria che ha visto vincere la gaita San Pietro con 21.5 punti; al secondo posto la gaita San Giovanni con 21 punti; al terzo posto la gaita Santa Maria con 20 punti ed al quarto posto la gaita San Giorgio con 13.5 punti. In occasione della lettura dei risultati ufficiali, avvenuta in tarda notte a seguito di una lunga riunione, le altre tre gaite hanno scelto di lasciare piazza Silvestri, onde evitare eventuali problemi in merito alla gestione dell’ordine pubblico, in ragione di contestazioni per il mancato raggiungimento di una condivisione unanime nell’interpretazione ed applicazione dei regolamenti, relativamente alla gara dei mestieri medievali.

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

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