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Jp Industries, l’imprenditore Porcarelli ritira la richiesta di mobilità per i 400 dipendenti

Pubblicato il 4 Agosto 2016 14:27 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:39

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L’incontro promosso dal locale comitato è in programma per venerdì 7 novembre nella sala adiacente la chiesa di San Paolo a Foligno. Ad intervenire l’assessore alle Infrastrutture Francesco De Rebotti e anche Guido Perosino, in passato amministratore di Quadrilatero

La buona notizia è che Giovanni Porcarelli ha ritirato la richiesta di mobilità per i 400 lavoratori della Jp Industries, annunciata la scorsa settimana. Ma la paura è che il problema sia solo rinviato e che i dipendenti possano tornare a rivivere le calde ore che hanno segnato gli ultimi giorni. Ad esprimersi, in questa direzione, è il delegato della Fiom Cgil, Luciano Recchioni, che manifesta le proprie preoccupazioni sul suo profilo social, auspicando – di contro – “un senso di responsabilità da parte di tutti”, a cominciare dal Governo e per passare subito dopo alle banche, a cui la Jp Industries è legata da una richiesta di finanziamento. Fondi che, aveva dichiarato lo stesso Recchioni ai microfoni di Radio Gente Umbra solo pochi giorni fa, tarderebbero ad arrivare, mettendo a rischio la tenuta dell’azienda sul mercato. “Se si vuole dare un senso alle cose fatte e ai denari spesi – prosegue il delegato della Fiom Cgil – solo loro possono farlo e permetterlo”. L’annuncio del ritiro della richiesta di mobilità arriva a conclusione dell’incontro di questa giovedì nello stabilimento di Fabriano, che ha visto seduti al tavolo – tra gli altri – i rappresentanti di Fim, Fiom e Uil e i vertici della Jp Industries. “Un duro e appassionato scontro” così lo definisce Luciano Recchioni, “che ha scongiurato – queste le sue parole – l’ennesima sciagura che si stava per abbattere su un territorio già fortemente depresso”. “È un fatto, questo – spiega l’assessore regionale allo sviluppo economico Fabio Paparelli all’Ansa – che accogliamo certo con favore, avendolo auspicato anche nell’incontro di mercoledì al Mise. Dopo questo passaggio – prosegue – si può affrontare, tutti insieme con maggiore serenità, il nodo ancora aperto per il futuro di questa azienda, e cioè la bancabilità del piano industriale. Su questo, come istituzioni locali interessate – conclude l’assessore Paparelli – continueremo a vigilare con grande attenzione”.

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