24.5 C
Foligno
mercoledì, Giugno 18, 2025
HomeCulturaNocera Umbra, sull'Appennino risuonano le canzoni della Resistenza

Nocera Umbra, sull’Appennino risuonano le canzoni della Resistenza

Pubblicato il 18 Agosto 2016 16:20 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:32

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Maturità, tempo di prima prova per quasi 7mila studenti umbri

A partire da domani gli alunni degli istituti italiani e regionali si confronteranno con il tema di italiano. Intanto è partito il “toto traccia”: tra gli autori papabili D’annunzio, Svevo e Calvino, ma anche Montale e Ungaretti, mentre per l’attualità si guarda all’intelligenza artificiale

A Spello è tutto pronto per la magica notte delle Infiorate

Nel weekend del 21 e 22 giugno le strade della Splendissima Colonia Julia si tingeranno di mille colori, quando i maestri infioratori assembleranno i petali per dare vita ai grandi tappeti floreali. Quest’anno anche un’opera speciale dedicata a papa Francesco

Raccolta dei rifiuti e Tari, incontro pubblico su problemi e opportunità

Al via un ciclo di appuntamenti promossi in diverse zone della città da Patto x Foligno e Foligno 2030 con l’obiettivo di informare, coinvolgere e andare alla ricerca di soluzioni. Si parte venerdì 20 giugno: tra i relatori anche Sandro Spaccasassi e Maurizio Zara

Domani, venerdì 19 agosto, a Le Prata di Nocera Umbra a partire dalle 16.30, si terrà la quarta edizione di “Memorie cantate, Guerra e violenze nella cultura orale dell’Appennino Umbro-marchigiano”, un’iniziativa promossa dall’Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea in collaborazione con la Sezione Anpi “17 Aprile” di Nocera Umbra e l’Associazione “Monte Selva”. La manifestazione consentirà di presentare gli esiti di un progetto di ricerca pluriennale che ha fatto riemergere tracce di memoria orale sedimentate come “cantate” diffuse in questa zona di confine tra Umbria e Marche che nella primavera del 1944 ha subito rastrellamenti ed eccidi da parte di reparti tedeschi coadiuvati da fascisti locali. Tutte le guerre alimentano ondate di consapevolezza collettiva che da un lato servono ad elaborare lutti e dall’altro ad articolare giudizi condivisi che spesso hanno sostanziato il senso civile di una comunità. Per questo motivo i ricercatori dell’Isuc, coordinati dal professor Dino Renato Nardelli, hanno ritenuto opportuno estendere l’indagine ai canti che raccontano le inquietudini, i drammi, le speranze di quanti hanno vissuto prima le guerre coloniali, poi la Grande guerra e infine il Secondo conflitto mondiale. Ciò è stato possibile per la presenza in Umbria della casa editrice Campi di Foligno, che per mezzo secolo stampò “foglietti” per i cantastorie di mezza Italia, a partire da quelli che negli anni Cinquanta del Novecento operarono tra la Bassa Padana e l’Emilia Romagna; tale repertorio venne assunto dai nostri cantastorie, che oggi, accanto ai brani di ambito strettamente locale, restituiscono una tipologia ben più ricca. Un terzo blocco di documentazione è rappresentato da una vasta produzione che dagli anni Settanta a oggi cantautori e gruppi musicali professionisti propongono per preservare una memoria della Resistenza e della Liberazione minacciata da rigurgiti revisionisti. La manifestazione di Le Prata propone tutte e tre le tipologie di “cantate”, in una kermesse che dalle 16.30 giungerà a notte fonda in una cornice naturale dominata dal Monte Pennino, a ottocento meri di altitudine. Si inizierà con gli informatori Argelia Mingarelli, Settimio Riboloni, Federico e Valerio Coccia per proseguire con la conferenza spettacolo di Susanna Buffa, cantante, musicologa, studiosa della tradizione umbra. La serata verrà affidata alle note di Sandro e Marino Severini, anima dello storico gruppo folk rock “The Gang”, moderni cantastorie, autori tra i più attivi nel panorama musicale italiano.

Articoli correlati