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Dopo il sisma la prima notte d’emergenza con nuove scosse

Pubblicato il 25 Agosto 2016 09:38 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:29

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E’ trascorsa con la paura ancora nelle ossa la prima notte post-sisma. Una prima notte di emergenza a quasi 24 ore dal terribile terremoto che ha cambiato per sempre le vite di migliaia di persone a confine tra Umbria, Marche e Lazio. Sono cambiate in particolar modo quelle di Amatrice, Arquata e Pescara del Tronto. Il conto delle vittime al momento è superiore a 240. In Umbria allestite tendopoli e moduli letto che hanno ospitato centinaia di persone. Non è mancato un nuovo spavento, con una scossa di magnitudo 4.5 registrata alle 5.17 con epicentro nel Reatino. Un terremoto chiaramente avvertito anche in gran parte della provincia di Perugia. A San Pellegrino di Norcia è caduto il campanile rimasto in bilico. Nel nursino si lavora per assistere anche Castelluccio, la frazione che sino a ieri era rimasta più indietro con gli aiuti. Dal versante umbro nessuna vittima, anche se c’è da registrare la morte di Marco Santarelli, 28enne di Castiglione di Lago e figlio dell’attuale questiore di Frosinone. Ore di apprensione anche per la coppia di giovani coniugi orvietani dispersi ad Amatrice. Intanto in gran parte dell’Umbria prosegue la raccolta di beni di prima necessità, con i primi aiuti arrivati già nelle scorse ore. Sono stazionarie le condizioni dell’uomo trasferito mercoledì pomeriggio all’ospedale di Perugia in elicottero, proveniente dalle zone del terremoto. Il paziente, ricoverato in Rianimazione, dopo essere stato stabilizzato dal medico di turno del Pronto soccorso Massimo Siciliani,  ha subito importanti traumi da schiacciamento. Nella nottata il paziente è stato raggiunto dal figlio, proveniente direttamente da Arquata. Nel crollo della abitazione  dove la famiglia si trovava in vacanza, è deceduta la moglie dell’uomo ricoverato, mentre  una figlia è stata trasferita in gravi condizioni  presso l’ospedale di Macerata.

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