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Riunione di maggioranza, dissidenti assenti. Mismetti: “Il confronto si chiude qui”

Pubblicato il 2 Settembre 2016 14:15 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:25

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Un riunione di maggioranza orfana di quattro consiglieri, i soliti verrebbe da aggiungere, quella che si è tenuta giovedì pomeriggio su convocazione del sindaco Mismetti. Già, perché ancora una volta a mancare all’appello sono stati Roberto Ciancaleoni (Psi), Moreno Finamonti (Pd), Lorenzo Schiarea (MpF) e Lorella Trombettoni (Gruppo misto). Quattro assenze che per il primo cittadino valgono più di mille parole. “Si è nuovamente sottolineata l’assenza dei quattro consiglieri comunali – annuncia – ma è ora di finirla con questo giochino. Il confronto si fa – attacca – se ci si presenta agli incontri e si discute”. Per Nando Mismetti, dunque, la fase di confronto tra le forze di maggioranza deve considerarsi conclusa. “Sicuramente quello che abbiamo tentato di fare in questi mesi si chiude qui. Adesso – spiega – si apre un percorso diverso che deve arrivare in tempi rapidi, qualche settimana e non di più, ad una ridefinizione degli obiettivi dei prossimi anni. Dopo la condivisione del programma se ci sarà bisogno di ridefinire gli assetti, la politica farà le sue valutazioni. Quello che deve essere chiaro – ci tiene a sottolineare il primo cittadino – è che comunque i nomi degli assessori li sceglie il sindaco”. Non si esclude quindi l’ipotesi di rimpasto tra quelle contemplate, così come rimane sempre aperta la porte delle dimissioni, oltrepassata la quale tutti andranno a casa. Il vertice di giovedì pomeriggio – lo ricordiamo – era stato convocato anche alla luce di quanto andato in scena martedì pomeriggio nella sala consiliare di palazzo comunale, quando i lavori della massima assise cittadina – chiamata a votare una mozione sull’ex Zuccherificio – si erano interrotti per mancanza del numero legale. Numeri che erano venuti meno, com’è ormai noto, anche per l’assenza tra le fila della maggioranza di Ciancaleoni, Finamonti, Schiarea e Trombettoni. Assenza poi replicata, come detto, anche nella riunione di maggioranza di giovedì pomeriggio. “La realtà è una sola – attacca il primo cittadino – c’è la richiesta di cambiare l’assetto della giunta comunale. Non interessa altro – è il grido di denuncia – nè che Foligno sia interessata da risultati di un percorso che ha portato la città ad un aumento di turisti (oltre il 20 per cento in due anni), né che l’Agenda urbana, con le risorse dai fondi europei, apra prospettive importantissime per il futuro della città, né che l’apertura della strada statale 77 introduca fattori di sviluppo per tutto il territorio, né che sia importante gestire la situazione del sisma che – anche se la nostra ricostruzione è stata buona – ci impone di mantenere alta l’attenzione. Non interessa neppure – conclude – che la crisi economica che ha colpito il territorio umbro e nazionale abbia interessato in misura minore la nostra zona o che il bilancio sia a posto”. Ora la palla passa, quindi, ad un gruppo di lavoro, composto da esponenti della coalizione di maggioranza, cui spetterà il compito di fare un ulteriore esame della situazione per indicare gli obiettivi della programmazione futura e capire se c’è un punto di raccordo. Dopodiché, si vedrà il da farsi.

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