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Foligno, a San Paolo Apostolo arrivano la piastra sportiva e gli orti solidali. FOTO

Pubblicato il 4 Settembre 2016 18:20 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:23

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Nuovi servizi per un nuovo sviluppo. E’ questo lo spirito con cui sono stati inaugurati la piastra polivalente ad uso sportivo e gli orti solidali della parrocchia di San Paolo Apostolo di Foligno, un vero e proprio luogo di aggregazione a 360 gradi. “Questa è la continuazione di un’idea avuta dal vescovo Arduino, che decise di portare qui una chiesa (il cubo di Fuksas ndr), dopo il terremoto – dichiara don Giovanni Zampa -. Una chiesa, però, non ha bisogno solo di spazi interni ma anche di spazi esterni e, in questi anni soprattutto grazie al volontariato, ai benefattori, e alla Fondazione, si è riusciti ad allestire questo spazio. Diciamo che oggi è solo la fine dell’inizio. Finalmente abbiamo messo in ordine tutto, ora si tratta solo di viverlo”. Un luogo, quello inaugurato nel tardo pomeriggio di domenica 4 settembre, nel quale si incontrano più generazioni, grazie alla coltivazione dei 27 orti circostanti, un ampio parco munito di tavoli all’aperto e un barbecue, e uno spazio interamente dedicato ai ragazzi, per giocare e coltivare la passione sportiva. “La scelta di fare un orto – sottolinea don Giovanni Zampa – nacque nel 2009 con la Caritas, quando qui era quasi tutto abbandonato e si voleva dare da mangiare a 27 famiglie, all’inizio della crisi economica. Poi si è passati al giardino, come elemento aggregativo, con oltre 110 piante donate dalle famiglie della parrocchia. Poi rimaneva uno spazio sportivo all’aperto, e in questo anno siamo riusciti a realizzarlo. Uno spazio completo, a norma, chiuso, e dunque anche sicuro. Uno spazio aperto a tutti”. Due interventi, quello degli orti solidali e della piastra sportiva, nati anche grazie alla sinergia con la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, che ha creduto e sostenuto il progetto, con un investimento complessivo di 45mila euro. “Sono particolarmente contento di essere qui – afferma il presidente della Fondazione Carifol, Gaudenzio Bartolini – sia perché sono nato a 150 metri da questa nuova struttura, sia perché quelli della Fondazione sono stati due interventi particolarmente significativi, e non per l’importo, ma perché in questa zona, composta da circa 7mila abitanti, mancava un luogo di aggregazione. Di don Giovanni, al contrario di come si diceva una volta ‘ascolta quello che dicono i preti e non guardare ciò che fanno’, dobbiamo sì ascoltare quello che dice ma soprattutto guardare quello che fa, come questo intervento che definisco ‘illuminato’. La Fondazione – prosegue Bartolini – è ben lieta di intervenire a favore dei giovani, di interventi che influiscono sulla socialità e che riescono a creare quel sistema interconnesso di valori di un tempo, che in questa struttura si ricreano. Soldi spesi bene: siamo orgogliosi di affermarlo”. Presente al taglio del nastro anche il sindaco Nando Mismetti, che si è concesso anche due tiri a canestro con i giovani dell’Ubs Basket Foligno. “Insieme – afferma – si è riusciti ad arrivare a questo segno importante che è un ricostruire le relazioni, partendo dalle persone più disagiate. In questo momento se vogliamo ricostruire le comunità dobbiamo ripartire dagli ultimi. Questo – dichiara – è un quartiere in grande espansione e questo è un ulteriore passo in avanti. Possiamo solo essere soddisfatti per questo nuovo obiettivo”.

 

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