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Spoleto, Cardarelli lancia l’allarme: “Il sisma potrebbe aver danneggiato il Ponte delle Torri”

Pubblicato il 29 Settembre 2016 12:12 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:11

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Di sollecitazioni ce ne sono state diverse negli ultimi tempi. Ma anche nel corso degli anni passati di richieste di sussidio ne sono state fatte. Oggi, alla luce di quanto è successo lo scorso 24 agosto, sale la preoccupazione per uno dei monumenti più rappresentativi della città di Spoleto: il Ponte delle Torri. “Spero di sbagliarmi, ma secondo me è venuto giù la cornice di un arco. Ed eventuali altre scosse potrebbero compromettere ulteriormente la struttura”. A fare questa affermazione, per nulla tranquillizzante, è stato il sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli. Una sorta di grido d’allarme che mira a far sì che il ponte possa essere attenzionato da chi è deputato, a livello nazionale, a verificare gli eventuali danni causati da calamità naturali come quella che si è verificata poco più di un mese fa, a monumenti storici qual è il vecchio acquedotto simbolo della città di Spoleto. Una struttura che, con una apposita ordinanza, è stata chiusa solo qualche giorno dopo il terremoto a scopo precauzionale, ma le cui transenne poste in entrambi gli accessi non impediscono comunque a qualche “temerario” di spostarle per percorrerlo incurante del divieto di accesso. “Se il ponte ha subito danni o meno – ha aggiunto il sindaco nel corso del consiglio comunale e sollecitato sull’argomento dalla consigliera del M5S, Elisa Bassetti, di fare il punto della situazione post terremoto a Spoleto – possiamo averne la certezza soltanto confrontando la situazione attuale con le foto fatte con i droni solo qualche tempo fa. Sono anni che il Comune di Spoleto chiede sussidi per la manutenzione del Ponte delle Torri. E diverse sono state le sollecitazioni fatte al ministero dei Lavori pubblici, ma a oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta”. Ma il dopo terremoto ha lasciato strascichi anche tra le strutture private della città. “A Spoleto ci sono 30-40 sfollati, con persone che dormono negli alberghi o che hanno richiesto il contributo per l’autonoma sistemazione. Le domande di sopralluoghi arrivate alla Protezione civile sono state 1500, e fino a oggi ne sono state fatte circa 400. Di queste, circa il 30 per cento ha prodotto ordinanze di sgombero, numeri trascurabili. Dobbiamo essere attenti a dare la giusta dimensione al problema, ma i danni subiti non possiamo sottovalutarli. Il Governo, comunque, ci garantisce che verranno risarciti tutti”.

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