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Girandola di assessori a Spoleto, il Pd: “Siamo lo zimbello d’Italia”

Pubblicato il 19 Ottobre 2016 08:48 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:02

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Non si placa la polemica sulla scelta del sindaco Cardarelli di allontanare l’ormai ex assessore alla Cultura, Gianni Quaranta, per permettere a una “quota rosa” di entrare a far parte della sua giunta, così come detta la legge del resto, dopo le dimissione di Agnese Pula, anche lei ex assessore ma a cui era stata assegnata la delega al Bilancio. E a contestare la scelta del primo cittadino di Spoleto, è anche il gruppo consiliare del Partito democratico di Spoleto. Che, tra le altre cose, punta il dito anche verso l’assessore ai Lavori Pubblici, Angelo Loretoni, meravigliandosi, in qualche modo, come la scelta di Cardarelli non induca anche l’assessore Angelo Loretoni ad andarsene, definendo poi la ormai certa neo assessora Camilla Laureti “perfetta sconosciuta” e che, pare, ormai prossima a firmare insieme a Castrovillari (nuovo assessore al Bilancio). Ma andiamo con ordine. “Spoleto, città della cultura che caccia un premio Oscar, prima chiamato in Giunta come fiore all’occhiello e poi scaricato con una mail e senza un preavviso – scrive il gruppo consiliare del Pd – diventiamo lo zimbello d’Italia. Il benservito ad un personaggio della caratura dell’assessore Quaranta, a cui va tutta la nostra stima e solidarietà, per come questa scelta è nata e per come è stata gestita, rappresenta uno dei momenti più bassi della giunta Cardarelli”. E questo è solo l’inizio. “Questa amministrazione dimostra,  ancora una volta, di non avere alcuna progettualità per la città e di navigare a vista – prosegue – un gesto che isolerà sempre di più Spoleto dal contesto nazionale e da quello regionale. Un ennesimo schiaffo alla città da parte di un sindaco che sostituisce un premio Oscar con una perfetta sconosciuta della quale si sa soltanto che proviene da una nota famiglia spoletina”. Secondo il gruppo consiliare del Pd di Spoleto “dopo le dimissioni dell’Assessore Pula e la necessità di ripartire da zero sulle questioni economiche e sul bilancio cittadino, un altro lavoro di Giunta di oltre due anni viene azzerato, stavolta quello della cultura, dove si stavano cominciando a vedere frutti – è scritto nella nota – evidentemente economia e cultura sono due tematiche su cui la giunta Cardarelli non riesce proprio a trovare una quadra, eppure sono dei capi saldi irrinunciabili per Spoleto, la cui mala gestione, o non gestione, porterà presto i cittadini a pagare pesanti conseguenze. L’immobilismo in cui Spoleto affonda è ormai sotto gli occhi di tutti”. E alla dichiarazione da parte di Fabrizio Cardarelli sul fatto che quella di togliere l’incarico a Gianni Quaranta era “inevitabile perché non poteva togliere dalla giunta un eletto con 300 preferenze – prosegue la nota – sentiamo di doverci scusare a nome della nostra città con Gianni Quaranta, sacrificato in nome di quelli che sono, in realtà, equilibri di partito. La patetica spiegazione del Sindaco fa comprendere ancora una volta alla città come le liste che hanno sostenuto la sua candidatura, tutto fossero tranne che liste civiche e di rinnovamento e non comprendiamo cosa trattenga una persona come Angelo Loretoni a farne ancora parte. Non faremo più sconti, rafforzando la nostra opposizione specialmente sulle tematiche di economia e sviluppo e su quelle della Cultura – conclude la nota – una maggioranza allo sbando non può nascondere le proprie responsabilità di non gestione della cosa pubblica dietro un rimpasto di giunta così maldestramente congegnato, c’è in gioco la credibilità e il futuro di Spoleto”.

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