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Attività e strutture ricettive: il quadro delle inagibilità nel post-sisma

Pubblicato il 17 Novembre 2016 15:21 - Modificato il 5 Settembre 2023 18:46

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Il servizio Protezione civile della Regione Umbria tratteggia quella che è la situazione delle strutture ricettive e delle attività produttive nei territorio colpiti dal terremoto mentre continuano le verifiche sulle abitazioni. I dati pervenuti si riferiscono al controllo di 186 attività produttive e commerciali e 54 strutture ricettive. Per quanto concerne quest’ultime 37 risultano agibili (27 a Cascia, 7 a Monteleone di Spoleto e 3 a Norcia). Sono 5 quelle che risultano invece inagibili e per le quali serviranno interventi di ricostruzione pesante, nello specifico 1 a Cascia e 4 a Norcia. Altre 6 sono temporaneamente inagibili ma necessitano di un intervento di ricostruzione leggera, 3 necessitano di un intervento di ricostruzione pesante per una parte dell’edificio e quindi risultano parzialmente dissestate. Analizzando la situazione delle attività produttive e commerciali è emerso che 59 sono agibili (30 a Norcia, 15 a Monteleone di Spoleto e 14 a Cascia), in altre 10 c’è un’inagibilità indotta da rischio esterno. Le strutture inagibili che richiederanno una ricostruzione pesante sono 81. Di queste 66 a Norcia, su un totale di 131 verificate, 10 (su un totale di 30) a Cascia, 4 (su 7) a Preci e 1 (su 18) a Monteleone di Spoleto. Altre 19 avranno bisogno di interventi più leggeri, quindi parzialmente impraticabili, a cui se ne aggiungono altre 7 che presentano anche problemi da rischio esterno. Infine altri 4 edifici (una delle quali con rischio esterno) sono parzialmente inagibili e necessitano di ricostruzione pesante per una parte dell’edificio.

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