L’opposizione attacca, anche se una parte propone, e l’amministrazione risponde. In mezzo, l’ospedale di Spoleto. Che, pare, rischia di perdere una delle sue professionalità (l’ennesima) che hanno contribuito in maniera determinante a dato lustro al nosocomio spoletino in questi ultimi anni, il chirurgo Alberto Patriti, uno dei “guru” della chirurgia mini invasiva del San Matteo degli Infermi di Spoleto, scuola Luciano Casciola. “Nel silenzio gelido delle istituzioni locali, sindaco Cardarelli e assessore Bececco, accade che il chirurgo al quale si sarebbe dovuta affidare la struttura di chirurgia robotica e laparoscopica, compie il suo giusto percorso professionale classificandosi al primo posto per l’ambito primariato dell’ospedale di Pesaro-Fano. Certamente non gratificato nella nostra città, molto probabilmente lascerà il nosocomio spoletino. Il San Matteo perderà così l’occasione per rilanciare il suo reparto di chirurgia. Bravo Sindaco, avendo voluto fare l’assolutista, mantenendo riservati i rapporti istituzionali, tranquillizzando tutti sul controllo della situazione ospedaliera, questo è il bel risultato che stai facendoci ottenere”, attaccano Pd e Gruppo misto. Ma il primo cittadino non ci sta. E risponde a tono. “I colpevoli hanno un nome e cognome, e sono coloro che la sanità umbra la gestiscono, questa si chiama disonestà intellettuale – tuona il primo cittadino riferendosi alla nota congiunta del Gruppo misto e del Pd – le polemiche strumentali sono il metodo peggiore per nascondere la realtà. Ovvero che tutte le scelte fatte rispetto alla sanità nel corso degli anni le ha fatte sempre il Pd a livello regionale. L’ente comunale non ha nessun potere decisionale, al contrario del Pd che ora se ne deve assumere ogni responsabilità”. Prima di trarre conclusioni, c’è una parte dell’opposizione nel consiglio comunale di Spoleto, che vuole invece spiegazioni rispetto a una possibile uscita di scena del dottor Patriti dalla struttura ospedaliera del San Matteo degli Infermi. E sono i consiglieri di Forza Italia, Alessandro Cretoni, e quello della Lista Due Mondi, Giampaolo Emili, i quali, in una nota inviata a tutti i soggetti coinvolti, chiedono in particolare al primo cittadino Cardarelli “una convocazione urgente per un incontro con l’assessore regionale alla Sanità umbra – scrivono – al di là della personale soddisfazione per il risultato conseguito dalla nota eccellenza del nosocomio spoletino, e senz’altro dell’intera Regione dell’Umbria, tutto ciò rappresenta una grave perdita per l’ospedale di Spoleto e per il territorio tutto, per cui riteniamo necessario che venga convocato un incontro con l’assessore Barberini e il direttore generale della Usl per avviare un confronto sulle conseguenze che scaturiranno dal tale vicenda per il San Matteo e più on generale per l’intera Usl. È giunto il momento che la politica, tutta, si assuma le proprie responsabilità nei confronti dei cittadini”. E nel “mirino” di tutti finiscono anche i “saggi” nominati sia dall’amministrazione Cardarelli che da quella Mismetti. Con tutti gli schieramenti di minoranza che chiedono lumi sul lavoro che stanno portando avanti rispetto all’integrazione delle competenze dei due nosocomi. “Sono a buon punto – ha detto il sindaco Cardarelli – ma comunque, anche in questo caso, l’ultima parola su tutto il lavoro fatto spetterà a Regione e azienda sanitaria”. E a confermare che così sarà, è stato lo stesso assessore Barberini solo qualche giorno fa.
Spoleto, il possibile addio dall’ospedale di Alberto Patriti scatena la polemica politica
Pubblicato il 15 Dicembre 2016 16:55 - Modificato il 5 Settembre 2023 18:32
Alberto Patriti
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