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Foligno, la Caritas verso il 2017. Aumentano le povertà ma cresce anche la solidarietà

Pubblicato il 1 Gennaio 2017 12:36 - Modificato il 5 Settembre 2023 18:26

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Un 2016 in cui la Caritas diocesana di Foligno ha potuto toccare con mano la povertà ma anche la solidarietà. La solidarietà è il dato più bello che emerge dal bilancio di fine anno dell’ente caritativo, a ripercorrere questi 365 giorni insieme a noi Mauro Masciotti direttore della Caritas di Foligno. “Un anno – spiega – caratterizzato dall’aumento dei servizi resosi necessario a causa dell’incremento delle esigenze e delle povertà”. Per il primo anno il servizio mensa, attivo nella struttura di San Giacomo, è stato offerto sia a pranzo che a cena tutti i giorni, anche i festivi. “Durante l’anno abbiamo avuto picchi massimi anche di 120 pasti al giorno” racconta Masciotti. Un anno caratterizzato da una limitazione dei contributi diretti in aiuto a chi vive situazioni di estrema difficoltà sostituiti da risposte più dignitose come ad esempio le borse lavoro. “Per far fronte al pagamento delle bollette, mutui e affitti – continua il direttore della Caritas – abbiamo cercato, laddove possibile, di rispondere con il lavoro, dando la possibilità ai soggetti di trovare rimedi ai propri problemi in maniera più dignitosa”. Dato sempre più in crescita quello che riguarda i padri o gli uomini separati. “Mediamente seguiamo una ventina di soggetti al mese. Sono uomini perlopiù di mezza età, non hanno un lavoro ma non si trovano in età da pensione, vivono in un limbo da cui è davvero difficile uscire”. Tra il progetto condiviso con il Comune di Foligno, che prevede circa dieci borse lavoro, e altrettante specifiche attivate dalla Caritas sono circa una ventina in totale gli aiuti che consentono a queste persone di poter ovviare alle spese necessarie lavorando. Dal 2009 ad oggi le richieste di aiuto che giungono all’ente caritativo sono lo specchio di una città investita dalla crisi. “Ci ritroviamo ad incontrare quei ceti che mai ci saremmo immaginati di dover seguire, dal piccolo imprenditore al commerciante, all’artigiano. Basta pensare poi che la percentuale degli italiani che usufruiscono dei nostri servizi si aggira intorno al 67 per cento. Circa 300 le presenze complessive quotidiane rispetto a tutti i servizi” è questo il quadro tracciato dalla Caritas di Foligno. Povertà in crescita si, ma fortunatamente sull’altro piatto della bilancia c’è un elemento dal peso altrettanto considerevole. “In questo 2016 la città ha dimostrato il suo altruismo. Singoli cittadini e aziende hanno contribuito con le loro donazioni alla sopravvivenza di certi servizi – racconta Masciotti -. Ad esempio abbiamo allestito il banchetto pane e pizzeria che riforniamo tutti i giorni grazie alla solidarietà di una fitta rete di panifici e pasticcerie”. Un dato nuovo che spaventa gli operatori della Caritas è quello che riguarda la massa di giovanissimi che si è rivolta al centro in cerca di indicazioni, supporto o anche semplicemente di un luogo in cui rendersi utili per qualche ora perché demoralizzati dall’assenza di prospettive nel campo lavorativo.

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