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Foligno, sabato 11 marzo l’ultimo saluto alla “Carducci”

Pubblicato il 22 Febbraio 2017 14:28 - Modificato il 5 Settembre 2023 18:02

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Il numero da tenere a mente è 11. Sabato 11 marzo, alle 11, nel cortile della scuola media “Carducci” di Foligno la città saluterà l’edificio che tra i suoi corridoi ha ospitato generazioni intere di cittadini. Come anticipato in un precedente articolo, Rgunotizie.it aveva segnalato l’intenzione dell’ex dirigente, Pier Giorgio Lupparelli, di riunire ex studenti, insegnanti, genitori e chiunque sia stato legato a questo pezzo di storia della città per vivere insieme in maniera simbolica il passaggio tra vecchio e nuovo. La struttura, resa inagibile dal terremoto, verrà infatti demolita a breve ma sulle sue ceneri sorgerà una nuova scuola più sicura. Un saluto, quello che vecchie e nuove generazioni si apprestano a dare alla Carducci, che avrà contemporaneamente il sapore di un addio ma anche di un benvenuto. “Secondo quanto appreso dagli uffici comunali – dichiara Pier Giorgio Lupparelli – la preside della scuola mi ha comunicato che le prime operazioni di sgombero e transennatura dovrebbero avere inizio lunedì 13 marzo. Ho dunque deciso che il sabato precedente potrebbe essere il giorno ideale per la nostra ‘cerimonia’”. Un gesto che tocca da vicino una grossa fetta di città, a partire dagli studenti e le famiglie che attualmente sono coinvolte con la realtà scolastica, in un percorso a ritroso che accende i ricordi di folignati che tra quei banchi non ci transitano da un po’ ma che ci tengono ad omaggiare quello che è stato un luogo emblematico della loro vita. All’incontro potrebbero essere presenti addirittura alcuni studenti che hanno frequentato la scuola nel 1942: “Per la cerimonia del 60esimo anniversario della fondazione della Carducci – continua Lupparelli – erano già intervenuti ex alunni dei primissimi anni. É mia intenzione ricontattarli per permettere anche a loro di prendere parte a questo momento emozionante”. Tra le idee dell’ex dirigente c’è anche quella di conservare un frammento della vecchia scuola da riconsegnare alla nuova, un altro gesto che dimostra l’attaccamento viscerale di Foligno che si appresta ad iniziare una fase di rinnovamento ma non senza portare con sé un pezzo della sua storia.

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