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Spoleto, riaprono i servizi tac e risonanza dell’ospedale

Pubblicato il 21 Marzo 2017 14:30 - Modificato il 5 Settembre 2023 17:49

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L’abside della chiesa di Loreto a rischio crollo sopra i locali della tac e della risonanza magnetica dell’ospedale di Spoleto, è stata messa in sicurezza. E il servizio è potuto tornare nella sua piena funzionalità. Da venerdì scorso, in realtà, ma a darne l’annuncio ufficiale è una nota della curia arcivescovile di Spoleto – Norcia datata 17 marzo a firma dell’architetto Roberto Santarelli, e che il Comune di Spoleto ha pubblicato nell’albo pretorio nelle scorse ore. Un documento nel quale viene comunicato “l’avvenuta realizzazione delle opere afferenti la messa in sicurezza della volta del catino absidale – è scritto – e quindi la collegata messa in sicurezza dei locali sottostanti la chiesa di proprietà dell’Asl 2”. L’intervento, reso necessario dalla instabilità di quella porzione della chiesa di Loreto che si trova proprio sopra i locali che ospitano la tac e la risonanza magnetica dell’ospedale San Matteo degli Infermi di Spoleto, e duramente colpita, così come tutta la struttura religiosa del resto, dalle recenti scosse sismiche che si sono succedute nel corso degli ultimi mesi e che hanno minato la stabilità di alcune delle strutture private e pubbliche della città, è consistito in particolare nella puntellatura, nella parte interna, dell’abside in questione. Determinando così, di conseguenza la riapertura del servizio che, gioco forza, era stato chiuso una ventina di giorni fa, intasato, di fatto, quello di competenza al nosocomio di Foligno. Il quale è stato costretto a evadere la maggior parte degli appuntamenti già fissati per quei giorni all’ospedale di Spoleto. Così, arrivata la comunicazione della Diocesi dell’avvenuta messa in sicurezza dell’abside della chiesa di Loreto, la direzione sanitaria di Spoleto ha iniziato a fare “pressing” su chi aveva poi a quel punto l’onere di revocare l’ordinanza affinchè tac e risonanza potessero tornare a erogare il servizio nella totale normalità. E così è stato. “E’ necessario ed urgente provvedere alla revoca della precedente ordinanza al fine di ridare l’utilizzabilità immediata dei locali posti sotto la chiesa destinati a servizio sanitario di grande importanza e utilità pubblica”, è scritto nell’ordinanza pubblicata dal Comune di Spoleto lo stesso 17 marzo scorso. Ravvisando però che, comunque “il quadro fessurativo riscontrato denota una situazione di potenziale pericolo per l’incolumità delle persone” e quindi ribadendo che la chiesa resta comunque inagibile.

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