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Spoleto, prove di disgelo tra il sindaco Cardarelli e l’associazione Le Aquile

Pubblicato il 14 Aprile 2017 15:47 - Modificato il 5 Settembre 2023 17:37

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Pare possa arrivare finalmente a una soluzione positiva la diatriba tra il sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli, e l’associazione Le Aquile, oggi Sogit. Un alterco nato circa un anno fa subito dopo il commissariamento del Cisom, associazione di volontariato della Protezione civile di Spoleto, di cui faceva parte integrante anche l’associazione cinofila Le Aquile e deciso, comunque, dalla direzione romana del Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta, che scatenò un botta e risposta piuttosto feroce tra il gruppo cinofilo spoletino e il primo cittadino. E non solo a parole. Ma ora, pare, che il “disgelo” è vicino. E lo si è evinto da ciò che è stato detto dallo stesso primo cittadino di Spoleto nel corso del consiglio comunale di ieri, 13 aprile, nel corso del suo intervento che è succeduto alla lettura della mozione firmata da quasi tutti i consiglieri di minoranza nella quale si invitava lo stesso Cardarelli a far si che Le Aquile potessero rientrare a pieno titolo nel sistema di protezione civile della città. “Pretendo rispetto e non sono le forme utilizzate fino a oggi con cui si possono chiedere le cose – è stata la premessa del sindaco – comunque, per quanto mi riguarda, sono disposto a chiuderla qui, ma mettiamoci dietro a un tavolino e  ricostruiamo un modo civile di collaborazione”. Ed è assolutamente questa l’unica alternativa dettata dal sindaco Cardarelli. Già, perché al primo cittadino, come lui ha evidenziato nel corso della seduta consiliare, non è andato proprio giù il comportamento tenuto nel corso di quest’ultimo anno dai volontari che, una volta usciti dal Cisom hanno prima sporto denuncia nei confronti dell’ente comunale per un presunto uso abusivo di frequenze radio e poi, come ha evidenziato lo stesso Cardarelli alcuni di quegli stessi volontari dell’oggi Sogit sembra abbiano scritto messaggi non proprio “amorevoli” nei confronti dello stesso sindaco sui social network. “Sono dei comportamenti che non accetto è non sono prodromici a una forma di collaborazione – ha tuonato Cardarelli – . E’ un comportamento che non mi piace, visto che, tra l’altro, è stato dimostrato, al termine dell’inchiesta aperta dal Ministero competente, a seguito della denuncia, che noi non abbiamo fatto alcun abuso rispetto all’uso delle frequenze”. Certo è che in un momento così critico “è bene mettere in campo tutte le potenzialità della Protezione civile, tanto più che le Aquile sono le uniche forze di volontariato che sono dotate di unità cinofile”, sono state le parole in premessa di Laura Zampa, una delle firmatarie della mozione discussa al primo punto dell’ordine del giorno nel massimo consesso cittadino. E l’invito a “mettere una pietra sopra” alla diatriba è arrivato da più parti tra i banchi del consiglio comunale. Da Aliero Dominici (Gruppo misto) che ha richiamato al “buon senso e alla buona volontà”, da parte di tutti. Con Elisa Bassetti (M5S) che ha sottolineato l’opportunità di “pensare al bene comune, fare gioco di squadra e non fare a meno di risorse valide”. “L’atto ha la finalità di mettere un punto alla vicenda”, ha aggiunto Dante Andrea Rossi (Pd). E in un momento difficile come quello che anche Spoleto sta vivendo dopo gli eventi sismci “cerchiamo di essere inclusivi e fare un passo indietro”, sono state le parole di Massimiliano Capitani (Pd). E dopo alcuni minuti di sospensione, i capigruppo comunali si sono riuniti per un “conclave” che ha chiamato a raccolta tutti i soggetti in causa e che ha portato a una scelta condivisa. Ovvero quella di convocare tavolo tecnico istituzione al più presto per arrivare poi a “un rapporto di fattiva collaborazione tra tutti i gruppi di protezione civile”, è stata la comunicazione fatta al rientro in aula di Laura Zampa.

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