14.9 C
Foligno
giovedì, Maggio 1, 2025
HomeCronacaFoligno, Brunello Cucinelli agli studenti dell'Ite: "Seguite i vostri sogni"

Foligno, Brunello Cucinelli agli studenti dell’Ite: “Seguite i vostri sogni”

Pubblicato il 22 Aprile 2017 14:52 - Modificato il 5 Settembre 2023 17:33

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Castel Ritaldi, precipita velivolo leggero: un morto

L’incidente aereo nel pomeriggio di giovedì primo maggio in località Mercatello. L’aeromobile è finito all’interno di un capannone industriale: a bordo anche un’altra persona, che è riuscita ad abbandonare il mezzo prima dell’impatto

Manovra fiscale, in consiglio comunale solo la maggioranza: “È la sinistra delle tasse”

La seduta straordinaria e aperta di Foligno ha visto l'assenza preannunciata dell'opposizione, rimasta in piazza per protesta. Da parte delle associazioni di categoria pochi gli interventi rispetto agli inviti

Foligno, in arrivo i contatori idrici intelligenti

Gli “smart meter” consentiranno la lettura a distanza e in tempo reale dei consumi e la rilevazione immediata di anomali e perdite. La sostituzione sarà gratuita ed effettuata da operatori di ditte esterne muniti di tesserino di riconoscimento

Lo ha detto subito: “Fate come me, seguite i vostri sogni”. Lui è Brunello Cucinelli, il re del cachemire. Le sue parole invece erano indirizzate agli studenti dell’Ite “Feliciano Scarpellini di Foligno”, che lo hanno ascoltato in religioso silenzio nell’aula magna della scuola. Un’aula gremita di diciottenni a un passo dal diploma dove sabato mattina si respirava aria d’attesa per quel grande passo che arriverà tra qualche mese. Come se questi giovani, seduti gomito a gomito, lo sguardo fisso su di lui, l’uomo nuovo, l’imprenditore in jeans e pullover che parla di Socrate, Platone, Marco Aurelio ma anche di calcio, donne e vecchi amici, attendessero il compiersi di un miracolo. Come se lui, col suo tono di voce pacato, i modi informali, la battuta pronta, fosse lì per indicar loro la strada. E allora, uno ad uno, si sono alzati in piedi e, microfono in mano, gli hanno chiesto dove si trovi la bellezza che salverà il mondo. “Qui. Ora. In questa bella città che è Foligno, in tutte le piccole, perfette cose del Creato”, ha risposto Cucinelli. Ha detto loro di difenderla, la bellezza del mondo. La bellezza dei luoghi. La loro anima. Che è quel genius loci, sacro e inviolabile, che non va oltraggiato. Così come non vanno frustrati i sogni, mortificate le aspirazioni, delusi i progetti di vita. “Siate gioiosi, che per essere creativi bisogna essere gioiosi”, ha proseguito Cucinelli. Che ha ufficialmente lanciato un concorso di idee, invitando da lui, nel borgo medioevale di Solomeo, tutti gli aspiranti inventori. “Facciamo così. Se avete una buona idea, parlo di invenzioni di manufatti, vi aspetto, tempo un mese e mezzo, per parlarne insieme”. Poi, prima di congedarli, questi giovani alla ricerca di risposte, gli occhi incollati su di lui, ha strappato loro la promessa di ripulire le scritte sui muri, offrendosi poi di comprar lui il materiale occorrente. E loro, gli studenti dello Scarpellini hanno detto sì, hanno detto di essere pronti a farlo, pur puntualizzando di non essere stati loro a deturpare l’edificio ma anonimi writers che di notte scavalcano il cancello della scuola. “Che il Custode dell’Universo ci illumini la vita”, ha poi concluso Cucinelli. Un augurio che ognuno, preside, studenti, docenti, imprenditori, ha declinato a proprio modo, così come succede quando si dice qualcosa di profondamente vero, qualcosa che sa essere universale e particolare insieme, di tutti e di ognuno. L’incontro, durato oltre due ore, è stato aperto dal saluto del dirigente scolastico Giovanna Carnevali che si è detta entusiasta dell’iniziativa, fortemente voluta dagli studenti (sostenuti dalla professoressa Rosaria Contu, docente di economia aziendale) che sempre più spesso richiedono di confrontarsi con figure e realtà significative del mondo produttivo: “L’evento di oggi è particolarmente importante – afferma la Carnevali – perché permette ai giovani di conoscere un modello di imprenditoria che ha saputo coniugare etica e profitto, ponendo sempre l’uomo, con i suoi valori e la sua dignità, al centro dell’impresa”.

Articoli correlati