Dopo aver lasciato il Partito democratico per confluire all’interno del Gruppo misto, il folignate Elio Graziosi sceglie la sua collocazione nello scacchiere della massima assise cittadina. D’ora in avanti, infatti, lo si vedrà al fianco di Elisabetta Piccolotti, consigliera comunale di Sinistra Italiana, partito che ha visto la luce lo scorso febbraio. Che i due consiglieri condividessero posizioni comuni era chiaro da tempo ora, però, la decisione di Graziosi di entrare a far parte di SI ha dissolto ogni dubbio. E a dimostrazione della vicinanza di pensiero dei due consiglieri, arriva anche la prima nota condivisa. Al centro dell’attenzione, la vicenda della Fils, definita “cartina al tornasole del declino della classe dirigente”. “Cittadini e lavoratori della Fils – si legge nel documento – sono stati vittime in questi anni di giochi politici, strumentalizzazioni e incapacità di governo. Ora – dichiarano – si metta fine a questo triste spettacolo a cui noi, come consiglieri di sinistra impegnati da anni ad indicare strade alternative a quelle percorse, non vogliamo più partecipare”. Piccolotti e Graziosi puntano il dito contro la maggioranza e contro il sindaco Mismetti, accusandoli di “assunzioni non coerenti con le necessità aziendali”, di aver “mantenuto un manegement di nomina strettamente politica”, di aver rinunciato “alla mobilità tra partecipate” favorendo esternalizzazioni ai privati e di aver “chiaramente tentato di scaricare la riduzione dei costi aziendali sul salario dei lavoratori”. I due consiglieri parlano dunque di “un disastro che non ammette scusanti e che dovrebbe produrre la rinuncia a proseguire questa consiliatura, la cui strada – sottolineano – è stata lastricata solo di guerre intestine e mera gestione del quotidiano”. Ma i due consiglieri di Sinistra Italiana ne hanno anche per l’opposizione, ed in particolare per la classe dirigente delle destre e dei 5Stelle. “Questa parte dell’opposizione – spiegano – ha avuto solo un minuscolo merito, quello di ripetere all’infinito ciò che tutta la città sapeva già: cioè che la Fils così com’era non funzionava. Ci siamo sentiti soli – spiegano – i soli che hanno dato la disponibilità a votare la ricapitalizzazione e a credere che l’azienda potesse davvero essere riformata salvando 40 famiglie dai gravi problemi occupazionali”. Ed in attesa che decidano se votare o meno la mozione di sfiducia, non prima però di aver letto l’apposito documento, si dicono pronti a preparare una mozione di censura delle scelte del sindaco e della maggioranza”.
Foligno, Graziosi al fianco di Piccolotti per Sinistra Italiana
Pubblicato il 5 Maggio 2017 11:08 - Modificato il 5 Settembre 2023 17:29
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