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Spoleto, sospeso il servizio del nido Il Carillon. Il M5S: “Progetto diabolico”

Pubblicato il 6 Maggio 2017 12:13 - Modificato il 5 Settembre 2023 17:28

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Da una parte c’è il Movimento 5 Stelle di Spoleto che punta il dito contro l’amministrazione Cardarelli, accusandola di proseguire nel suo “progetto diabolico di disfarsi di un asilo nido comunale con la ‘sospensione”’del servizio del Carillon di Villa Redenta a causa, rivela il bando di iscrizione ai nidi, del trasferimento della materna Prato Fiorito proprio in quella struttura che ospitava il nido – è l’attacco del M5S – Sospensione del servizio quindi, ovvero il prologo della chiusura totale di un servizio all’infanzia che è stato fiore all’occhiello del Comune di Spoleto negli ultimi trent’anni”. Dall’altra c’è una maggioranza che si schiera con il proprio leader respingendo “le accuse, condite sempre da insulti pesanti e gratuiti sui social, della consigliera Bassetti la quale, forse per cattive informazioni ricevute da addetti del settore scolastico a lei molto vicini o per malafede – scrive invece il gruppo di maggioranza – dovrebbe, almeno, verificarne la veridicità e  ricordarsi che il suo ruolo non è necessariamente quello della devastatrice ad ogni costo”. Insomma, una diatriba accesa e senza esclusione di colpi quella tra i grillini di Spoleto e la maggioranza di governo spoletino capitanata da Fabrizio Cardarelli. 

Ecco il botta e risposta, integrali, tra Movimento 5 Stelle di Spoleto e maggioranza di governo spoletina.

Il Movimento 5 Stelle di Spoleto attacca: 

Non sono bastate le oltre 900 firme raccolte dal Comitato Spoleto per bambini in difesa del nido di Villa Redenta contro la cecità di una giunta che ne paventava l’esternalizzazione. Il progetto diabolico di disfarsi di un asilo nido comunale ad oggi prosegue con la “sospensione” del servizio a causa, rivela il bando di iscrizione ai nidi, del trasferimento della materna Prato Fiorito proprio in quella struttura che ospitava il nido. Sospensione del servizio quindi, ovvero il prologo della chiusura totale di un servizio all’infanzia che è stato fiore all’occhiello del Comune di Spoleto negli ultimi trent’anni. Ecco così che apprendiamo parte di quelle risposte taciute ed omesse dal sindaco alle nostre interpellanze, alle domande in consiglio comunale o ai comunicati stampa sul futuro delle scuole spoletine, ovvero:

– La sospensione (chiusura) del nido Carillion di Villa Redenta

– La posticipazione dell’apertura del polo scolastico a gennaio 2018 (forse) che dovrà ospitare la scuola d’infanzia Prato Fiorito e la Dante Alighieri.

E’ proprio vero che l’occasione fa l’uomo ladro. Prima la scusa sull’impossibilità di assumere personale da destinare ai nidi, smentita dal M5S a più riprese; poi la facile giustificazione del terremoto e dell’emergenza, che si rivela occasione ghiotta per dismettere quel che “impiccia” anziché per creare opportunità e crescita. Userete anche il pretesto che “non ci sono utenti”? Ma cara giunta, se non ci sono utenti (i bambini da 0 a 3 anni) significa che questo Comune è veramente destinato a morire, dato il saldo negativo tra decessi e nascite che si registra da anni. Inoltre, avete mai provato a fare le giuste azioni di promozione e pubblicità del servizio? Voi del “Rinnovamento” avreste dovuto invertire questa tendenza: una giunta che tenga al futuro dovrebbe combattere con le unghie e con i denti per tenere aperto un servizio come l’asilo nido Carillon di Villa Redenta, quale baluardo di quella rete di assistenza alle madri, alle famiglie e al tessuto educativo, sociale e culturale di un Comune che sia teso a incentivare le nascite e a creare una comunità. Sul bilancio ci avete raccontato la favola del padre di famiglia, del debito dimezzato, del fatto che non avete tagliato i servizi. Una bugia dietro l’altra. Avevamo già avuto la misura di quanto foste insensibili sul tema quando il sindaco, con sprezzo, chiamò le firme della petizione cittadina “le firmette”. Prendiamo atto che siete riusciti a spazzare via un pezzo del tessuto sociale ed educativo della città di Spoleto, nell’assenza totale di condivisione e pianificazione, nell’assenza totale di lungimiranza e priorità sul futuro. Decisioni che mai sono passate in una qualsiasi commissione, e tanto meno in consiglio comunale, perché temete anche il confronto. Un record veramente singolare, ma in perfetta continuità con il Pd che vi ha preceduto. Complimenti.

La maggioranza risponde:

Questa maggioranza respinge le accuse, condite sempre da insulti pesanti e gratuiti sui social, della consigliera Bassetti la quale, forse per cattive informazioni ricevute da addetti del settore scolastico a lei molto vicini, o per malafede, dovrebbe, almeno, verificarne la veridicità e  ricordarsi che il suo ruolo non è necessariamente quello della devastatrice  ad ogni costo. L’amministrazione comunale non vuole affatto dismettere o smantellare il sistema dei servizi per la prima infanzia ed in particolare il nido di Villa Redenta e questo appare chiaramente dalle ultime azioni proposte proprio per questo nido e da quanto espresso nel bando di iscrizioni per il prossimo anno scolastico 2017/2018. Infatti:

1.     La scuola dell’infanzia Prato Fiorito, trasferita presso il nido di Villa Redenta dopo gli eventi sismici dello scorso anno, potrà trasferirsi nella nuova sede del polo scolastico di San Paolo, e l’asilo nido riprenderà la propria normale attività. Le famiglie quindi potranno esprimere la preferenza anche per questo nido.

2.     “occasione ghiotta”:  come si fa a definire così quella che in realtà è stata una dolorosa necessità e cioè trasferire dodici iscritti del nido di Villa Redenta a quello di via Martiri, per garantire spazi idonei sia ai bambini stessi del nido sia a quelli della scuola dell’infanzia il Prato Fiorito dichiarata inagibile, anche tenuto conto della numerosità di questi ultimi e delle particolari esigenze di tale tipologia di scuola.

3.     “nessuna iniziativa…”: tanto per ricordarne qualcuna, già dall’anno 2015,  proprio per “implementare” l’offerta dei servizi ed in particolare del nido Il Carillon (Villa Redenta) che aveva un orario corto 8-14, nel periodo ottobre-dicembre 2015 è stato realizzato uno spazio gioco aperto nelle ore pomeridiane destinato a bambini in età 1-5 anni; purtroppo le iscrizioni non sono state sufficienti per proseguire il servizio anche nei mesi successivi. Sempre per rilanciare tale nido di Villa Redenta si è deciso nel corso dell’estate 2016 di mantenerlo aperto affinché le famiglie, anche non iscritte in quel nido, potessero frequentarlo e conoscerlo per poi magari decidere di usufruirne anche nel successivo anno scolastico.

Non ultimo occorre ricordare che il calo della domanda di servizi per l’infanzia riscontrato a Spoleto è purtroppo un dato assolutamente generalizzato, che si riscontra in Umbria e in tutto il centro-nord Italia, come confermato da un recente convegno organizzato dall’Istituto degli Innocenti. Il Comune di Spoleto è perfettamente in linea con i dati esposti al convegno sia per quanto riguarda i costi dei servizi sia per quanto riguarda la percentuale di domande e di rinunce al servizio. Dato ancora meno confortante è quello dei finanziamenti, in quanto la Regione Umbria ha progressivamente e drasticamente diminuito le somme erogate per i servizi all’infanzia, sia nei confronti dei servizi pubblici che di quelli privati. Ci si attende pertanto nel futuro, da parte della consigliera Bassetti, degli interventi costruttivi che al momento non si sono registrati.

I gruppi consiliari di maggioranza “Rinnovamento per Spoleto”, “Spoleto Popolare” e  Sandro Cretoni del “Gruppo Misto”.

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