Finalmente un po’ di pioggia è arrivata. Probabilmente però le precipitazioni delle ultime ore, non bastano per far dormire i sogni tranquilli a chi ha il compito di monitorare lo stato di salute del settore idrico nel territorio. Secondo le previsioni meteo infatti, l’intervallo piovoso non dovrebbe durare molto. Ed è per questo che rimangono in vigore le giuste raccomandazioni per l’utilizzo delle risorse idriche. L’acqua c’è, secondo quanto comunica la Valle Umbra Servizi, ma a creare problemi potrebbero essere i consumi anomali da parte dei cittadini. “La portata delle sorgenti è inferiore del dieci per cento rispetto all’anno scorso ma ancora sufficiente – dichiara il presidente Maurizio Salari – ma l’assenza di pioggia può sfociare in un incremento dei consumi”. Un aumento smisurato della domanda potrebbe comportare infatti, oltre all’esaurimento delle riserve d’acqua, anche problemi al sistema idrico dato che “le condutture sono parametrate sui consumi”. Ad oggi però la situazione è ancora nella norma e la seppur non eccessiva pioggia di queste ultime ore, non può che aver dato un po’ di respiro. La sofferenza maggiore nei territori di Montefalco, Giano dell’Umbria e Gualdo Cattaneo che però sono soliti vivere momenti critici dato che vengono riforniti dal cosiddetto “fungo”, realizzato negli anni ’70, che necessiterebbe di un adeguamento rispetto alle nuove esigenze legate ad un incremento dei consumi. Una situazione sicuramente da tenere sotto controllo, sostiene il numero uno Salari: “Stiamo facendo controlli sui contatori e laddove riscontrassimo anomalie faremo le necessarie segnalazioni ai Comuni competenti”. Tra gli esempi negativi riportati l’uso di acqua potabile per riempire le piscine private. In allerta anche il Comune di Spoleto che, a seguito del monitoraggio svolto dal Servizio regionale risorse idriche, segnala un deficit medio della mancanza di piogge superiore al 50% e con punte in alcune aree del 65%. Attraverso un’ordinanza emessa dal sindaco vengono messi nero su bianco tutta una serie di divieti rispetto all’uso dell’acqua proveniente dall’acquedotto pubblico. Vietato qualsiasi impiego che non sia idropotabile come innaffiare orti e/o giardini, per riempire vasche e/o piscine, lavaggio degli automezzi e dei piazzali (ad eccezione di quelle situazioni per le quali è previsto uno specifico atto ordinatorio o prescrizioni autorizzative atte a ridurre inconvenienti igienico ambientali di altra natura). Vietato l’uso di acqua per motivi ludici così come il libero deflusso dell’acqua da fontane private che devono essere dotate di idoneo rubinetto di chiusura che deve rimanere chiuso quando non viene utilizzata l’acqua.
Arriva la pioggia, ma la situazione idrica è ancora osservata speciale
Pubblicato il 30 Giugno 2017 10:29 - Modificato il 5 Settembre 2023 17:06
Maurizio Salari
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