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Viaggio nella storia dei Festival: se ne parla al Due Mondi di Spoleto

Pubblicato il 4 Luglio 2017 09:03 - Modificato il 5 Settembre 2023 17:05

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L’uomo già nelle scorse settimane si era reso responsabile di episodi simili a quello avvenuto nella serata di venerdì in via Chiavellati. Ad intervenire un agente della polizia locale fuori servizio, poi l’arrivo dei poliziotti di via Garibaldi

Si parlerà del Festival dei Due Mondi e di come l’idea di festival si è sviluppata nel mondo. E interverranno rappresentanti dei maggiori eventi italiani ed europei alla tavola rotonda “Festival dei Due Mondi e i festival del mondo”, che si terrà nell’ambito della sessantesima edizione della kermesse culturale per eccellenza della città di Spoleto mercoledì 5 luglio dalle 15 e giovedì 6 luglio dalle 9 alla Rocca Albornoziana di Spoleto. Tra gli altri, porteranno il loro contributo Giorgio Ferrara, direttore artistico Festival dei Due Mondi, Donatella Ferrante, direzione generale Spettacolo dal vivo, Mibact e Kathrin Deventer, segretario generale European Festival Association, Brussels. Articolata in quattro sessioni, la tavola rotonda promuoverà un ampio dibattito sulla evoluzione dell’idea di festival. Gli incontri prendono in considerazione aspetti culturali, sociali ed economici  emergenti  da questo specifico “format” per discutere se e come i festival hanno mantenuto la loro natura di luoghi di innovazione, sperimentazione, propensione al rischio dal punto di vista della ricerca artistica; quanto lo sviluppo e la fortuna di diversi festival siano legati indissolubilmente alle città e ai territori che li ospitano, tanto che negli ultimi anni la formula festival è stata individuata come un dispositivo efficace per contribuire al place branding dei territori; come i festival hanno contributo ad allargare la platea degli spettatori, se hanno lavorato in termini di crescita e di avvicinamento a proposte culturalmente più sperimentali e quali sono oggi i modelli e gli approcci più interessanti di audience development e audience engagement; quale è il ruolo del giornalismo culturale  oggi e se la carta stampata e i new media abbiano ruoli diversi e magari complementari per parlare di cultura e a quali pubblici; quali sono i confini tra giornalista culturale ed esperto della materia- critico e quanto si sovrappongono o siano assimilabili queste due figure. Se ne parla con direttori di festival italiani e stranieri, sociologi, economisti, giornalisti. L’iscrizione all’evento consente di conseguire crediti formativi agli iscritti all’ordine dei giornalisti.

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