E’ botta e risposta ormai da qualche giorno, a Foligno, tra il consigliere comunale di maggioranza Roberto Ciancaleoni e il sindaco Nando Mismetti. Uno scambio di battute al vetriolo, quello intercorso tra i due esponenti politici folignati, che sembrava essersi concluso nel pomeriggio di mercoledì, quando il primo cittadino con poche parole aveva liquidato Ciancaleoni, sbattendogli la porta in faccia. Ed invece, a quanto pare, la questione è tutt’altro che chiusa. A distanza di neanche 24 ore dall’ultimo messaggio inviato dal primo cittadino folignate al consigliere della coalizione che lo appoggia, ad intervenire sulla questione è Aldo Potenza, esponente del Psi che si è sentito chiamato in causa proprio da Mismetti, nel passaggio in cui il sindaco faceva riferimento al mentore di Roberto Ciancaleoni. “Mi chiedo perché sono stato chiamato in causa” scrive Potenza in una nota. Per l’esponente del Psi, infatti, le decisioni di Roberto Ciancaleoni sono state prese in totale autonomia. “Se fossi stato al suo posto – prosegue – da molto tempo avrei preso drastiche decisioni visto il modo con cui eviti le tue responsabilità amministrative e politiche – sottolinea Potenza rivolgendosi direttamente a Nando Mismetti -. Ma Ciancaleoni ha voluto seguire una strada diversa, più accondiscendente e prudente. Al tuo posto – conclude l’esponente dei socialisti – invece di trasferire sugli altri le responsabilità di ciò che potrebbe accadere, mi farei un bel bagno di umiltà e mi assumerei le responsabilità del ruolo che tu svolgi”.
L’ex segretario regionale Psi contro Mismetti: “Si faccia un bagno d’umiltà”
Pubblicato il 6 Luglio 2017 13:16 - Modificato il 5 Settembre 2023 17:04
Aldo Potenza
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