9.1 C
Foligno
martedì, Dicembre 2, 2025
HomePoliticaFoligno, in ospedale il primo intervento in Umbria su paziente affetta da...

Foligno, in ospedale il primo intervento in Umbria su paziente affetta da Mcs

Pubblicato il 7 Agosto 2017 09:32 - Modificato il 5 Settembre 2023 16:55

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Quintana, il nuovo Moro del Pugilli è l’esordiente Tommaso Suadoni

Il portacolori amerino, già vincitore del Palio della Pacca di San Ginesio, subentra allo storico cavaliere della Quintana Pierluigi Chicchini, salutato dal rione dell’aquila nera dopo il forfait dello scorso settembre

Insulti, percosse e vessazioni nei confronti della famiglia: 22enne allontanato da casa

Da alcune settimane il giovane era diventato violento con la sorella, il cugino e la zia con cui condivideva l’abitazione. A chiedere l’intervento della polizia le tre vittime: per il giovane divieto di avvicinamento e braccialetto elettronico

Spacciavano cocaina e hashish in piazza del Grano: un altro colpo al mercato della droga

A far scattare le manette ai polsi di una 60enne e di un 33enne sono stati gli agenti del locale commissariato grazie alle segnalazioni dei cittadini. Arresto in flagranza per la coppia beccata a vendere alcune dosi ai clienti e trovata anche in possesso di 1.300 euro in contanti

Al “San Giovanni Battista” di Foligno è stato eseguito il primo intervento in Umbria su una paziente affetta da Sensibilità chimica multipla (Mcs). Nei giorni scorsi, infatti, l’equipe guidata dal dottor Luigi Mearini,  direttore della Struttura complessa di Urologia, ha eseguito un intervento di chirurgia urologica coadiuvato dall’equipe del dottor Raffaele Zava, direttore della Struttura complessa di Anestesia e Rianimazione. Per effettuare l’intervento è stato necessario predisporre un percorso assistenziale dedicato che ha visto coinvolte diverse strutture e servizi del presidio. La Sensibilità chimica multipla è una sindrome molto rara definita dal ministero della Salute come un “disturbo cronico, reattivo all’esposizione a sostanze chimiche, a livelli inferiori rispetto a quelli generalmente tollerati da altri individui” che costringe chi ne è affetto ad evitare il più possibile contatti con sostanze chimiche. Questa peculiarità quindi ha determinato la necessità di attivare un percorso operatorio ed assistenziale cercando di contenere il più possibile l’esposizione ad agenti chimici, cosa davvero complicata in un ospedale. Si è pertanto dovuto utilizzare una sala operatoria appositamente bonificata, prevedere interventi di pulizia, presidi sanitari latex free e privi di ftalati, utilizzare detergenti specifici per la pulizia della stanza di degenza nella quale è stato bloccato il flusso di ingresso di aria esterna e applicato un depuratore per l’aria. Per quanto riguarda il post intervento è stato attivato un turno di assistenza infermieristica dedicato svolto da personale che ha provveduto ad evitare uso di deodoranti e profumi e che ha indossato indumenti per i quali sono stati previsti ripetuti risciacqui in modo da evitare al massimo la contaminazione con i detergenti utilizzati dalla ditta che si occupa delle operazioni di lavaggio. L’intervento chirurgico e l’anestesia generale hanno avuto buon fine, non si sono registrate complicanze e la paziente è stata dimessa. Sono pochissime le strutture in Italia che hanno eseguito interventi su pazienti affetti da Mcs, si contano due o tre esperienze e solo in importanti strutture ospedaliere italiane.

Articoli correlati