“Manolo, siamo qui!”. Qualcuno urla dalla propria auto. C’è poi chi fa e rifà più volte la rotatoria di via Gran Sasso per osservare l’animale senza però volersi fermare. Ma la maggior parte delle persone parcheggiano il proprio mezzo ai bordi della strada, per poi scendere e scattare una foto a Manolo il capriolo. Cronaca di una notte a Foligno. Sono le ore a cavallo tra sabato e domenica, ma nulla importa a quelle decine di curiosi che intorno alle una si fermano nel boschetto vicino all’Agorà per osservare il vero protagonista dell’estate. E’ Manolo il re incontrastato della notte di Foligno. Il capriolo oramai è fotografato e avvicinato a tutte le ore del giorno e della notte. C’è chi si ferma ad osservarlo per la prima volta dopo qualche tentativo vano e chi invece è diventato un habituè. A scandire i tempi dell’osservazione è proprio Manolo, che si allontana e avvicina ai capannelli di persone come e quando vuole lui. E a chi spera di vederlo da vicino, non resta che passare il tempo tra una capatina e l’altra del capriolo chiacchierando con gli altri curiosi accorsi sul posto. Ognuno dice la sua e tutti hanno una propria ricetta per la salvaguardia dell’ungulato. Lui però non sembra badare molto ai pareri delle persone. Indifferente a tutto e a tutti, ha solamente capito una cosa da questo gran via-vai delle ultime settimane: è lui la star indiscussa dell’estate folignate. Intanto in suo onore c’è anche chi ha aperto un profilo Facebook. “Manolo Capriolo”, questo il nome del profilo, ha già scritto il suo primo messaggio all’umanità: “Se c’è qualche errore di battitura capitemi, con gli zoccoli non è mica facile!” conclude l’ironico messaggio in cui l’alias del capriolo chiede di essere riportato nel suo habitat naturale.

Auto parcheggiate alle una di notte per vedere Manolo