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Jp Industries, giovedì l’incontro tra le banche e Porcarelli: scetticismo tra i lavoratori

Pubblicato il 28 Agosto 2017 14:31 - Modificato il 5 Settembre 2023 16:49

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Si avvicina un’altra data cruciale per i lavoratori della Jp Industries. Dopo la cessazione dell’attività della Merloni nel 2008, la chiusura dei bandi per l’acquisizione nel 2011 e la sentenza della Cassazione nel 2014, il prossimo giovedì sarà infatti un giorno decisivo per il futuro dell’azienda. In programma c’è infatti l’attesissimo incontro tra le banche e l’imprenditore Giovanni Porcarelli. Incontro a cui sarà presente anche il viceministro allo Sviluppo economico, Teresa Bellanova. A quella data, però, i delegati iscritti al sindacato e i lavoratori, che nel loro piccolo sperano in un grande passo in avanti rispetto a quanto fatto fino ad ora, guardano anche un po’ di scetticismo. Un sentire, dicono, che “non deve risultare strano, dopo tutti questi anni di attesa e di molte illusioni”. E seppur l’ottimismo faccia fatica a farsi spazio, i dipendenti della ex Merloni vogliono comunque crederci. “In questi anni – dicono – tanti sono stati i soldi spesi per tenere accese le speranze di migliaia di lavoratori e di due comprensori come la fascia appenninica umbra e il Fabrianese. Per questo – proseguono – l’ostruzionismo di alcune banche (visto che altre hanno dato parere positivo rispetto al piano industriale) appare incomprensibile e ingiustificabile, tanto più a fronte della situazione lavoro nel paese. Senza dimenticare – sottolineano – che le stesse banche, grazie al giro economico dato dagli ammortizzatori sociali della ex Antonio Merloni, hanno goduto anche esse di benefici in questi anni”. E proprio a proposito di ammortizzatori sociali, il 12 settembre prossimo scadrà la cassa integrazione e tra gli operai cresce l’attesa di sapere se verrà prorogata fino al 31 dicembre 2018. Tutte le speranze, quindi, sono rivolte all’operato del Governo e in particolare del viceministro Bellanova, a cui ora i lavoratori tornano a rivolgersi. “E’ necessario garantire l’accesso al credito ed al prestito bancario alla Jp Industries – concludono – per consentire continuità occupazionale ai 700 dipendenti coinvolti”.

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