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Fils, l’ok al cambio di contratto finisce in Comune e l’amministrazione ci pensa

Pubblicato il 6 Settembre 2017 13:21 - Modificato il 5 Settembre 2023 16:47

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Quale sarà il futuro della Fils? L’attesa, dopo l’ok di 28 lavoratori su 36 al cambio di contratto, è tutta per la decisione che verrà presa dall’amministrazione Mismetti, che in queste ore sta valutando il documento inviato negli scorsi giorni dai sindacati di Cgil, Cisl, Uil e Confsal. Valutazione che avrebbe preso il via dopo una seduta straordinaria della giunta, nel corso della quale si è preso visione del documento. Documento che, secondo quanto dichiarato in una nota di palazzo comunale, è stato inviato anche ai consiglieri comunali e che – come detto – prevede su tutto l’accettazione da parte della stragrande maggioranza dei dipendenti del cambio di contratto, così come previsto nel piano industriale redatto dal professor Giuseppe Ferranti. La proposta – lo ricordiamo – era quella del passaggio da contratto per enti locali a quello multiservizi, con un incremento delle ore lavorate e qualche ritocco al salario. Condizioni che avevano subito fatto gridare allo scandalo dipendenti e sindacati, ma considerate necessarie dal Comune di Foligno per procedere con la ricapitalizzazione. Ed è su questa visione contrapposta che si è innescato il muro contro muro degli scorsi mesi, fatto di proteste e botta e risposta tra sindacati e amministrazione e maggioranza ed opposizione. La strada certa sembrava, dunque, quella della liquidazione peraltro già avviata con la pubblicazione dei bandi per l’affidamento dei servizi a nuovi soggetti, ma il fatto che l’amministrazione stia valutando questo cambio di passo da parte della forza lavoro, fa sperare almeno un po’ i dipendenti. Soprattutto coloro che, pur non condividendo l’impostazione, hanno deciso di fare un passo indietro pur di vedere ricapitalizzata l’azienda e quindi lontano lo spettro dell’affidamento dei servizi al privato. Resta comunque da capire se e come gestire la posizione dei cinque lavoratori che continuano a dichiararsi contrari al cambio di contratto e i tre che, invece, non si sarebbero ancora pronunciati. Intanto la parola è passata all’amministrazione Mismetti che, chiusa nelle stanze di palazzo comunale per riflettere, dovrà comunque sciogliere il nodo e farlo anche a breve, prima che sia troppo tardi. Sempre, che già non lo sia.

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