E’ stata una notte all’insegna della solidarietĂ quella appena passata all’ospedale “San Matteo degli Infermi” di Spoleto. Dopo la morte di un 59enne di Spoleto, i suoi organi sono infatti stati donati. Un gesto di grande altruismo e generositĂ del donatore avallato anche dalla famiglia e dai parenti: un dono che restituirĂ speranza a diversi malati in attesa di trapianto per i quali la disponibilitĂ di un organo rappresenta la salvezza. Dalle 14 di martedì fino alle 9 del mattino di mercoledì, per compiere il prelievo degli organi, si sono attivate all’unisono le componenti operative dell’ospedale di Spoleto, del Centro coordinamento trapianti della Regione dell’Umbria con la partecipazione dell’infermiere Giampaolo Rinaldoni e i chirurghi dell’ospedale “San Camillo” di Roma. Si tratta di un apparato complesso che, quando occorre prelevare degli organi, deve mettersi in moto immediatamente, facendo in modo che singoli servizi e reparti ospedalieri lavorino in perfetta sinergia e, soprattutto, velocemente. Va infatti ricordato che, dopo il prelievo, l’organo deve essere trapiantato nel giro di poche ore affinchĂ© l’operazione possa andare felicemente in porto. La complessa procedura ha richiesto l’intervento immediato della commissione medica per l’accertamento della morte, presieduta del direttore medico del “San Matteo degli Infermi” Luca Sapori e composta dall’anestesista Riccardo Pannacci e dal neurologo Stefano Stefanucci, del team dell’UnitĂ di Anestesia e Rianimazione coordinata dallo stesso dottor Pannacci, coordinatore locale per i trapianti, degli infermieri di sala operatoria Lucio Troiani e Maria Elena Rosati, del team di Anatomia Patologica presieduta dalla dottoressa Antonietta Partenzi, dei chirurghi dell’ospedale “San Camillo” di Roma e del team di Oculistica presieduto dal dottor Giorgio Federici. Nell’esprimere cordoglio ai familiari colpiti dal grave lutto, il direttore generale della Usl2 Imolo Fiaschini ha espresso un sentito apprezzamento per il lodevole gesto di solidarietĂ e di generositĂ che trasforma un dramma familiare in una speranza di vita e di una esistenza migliore ad altri uomini e donne affetti da gravi patologie. Il direttore generale ha rivolto inoltre un ringraziamento a tutti i sanitari del “San Matteo degli Infermi” che, con grande professionalitĂ , si sono prodigati per il buon esito delle operazioni.
Spoleto, muore a 59 anni: i suoi organi daranno nuova vita
Pubblicato il 3 Gennaio 2018 17:35
Il "San Matteo degli infermi" di Spoleto
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