Foligno non sarà Capitale italiana della Cultura per il 2020. La città della Quintana è stata esclusa dalla commissione di esperti creata dal ministero dei Beni e delle Attività culturali. Nella giornata di ieri, lunedì 15 gennaio, il Mibact ha comunicato la “short list” delle dieci città che arriveranno in finale. Delle trentuno che ancora erano in ballottaggio, all’ultimo step arriveranno solamente Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Nuoro, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso. Fuori dunque Foligno, che aveva deciso di aderire al bando di maggio 2017, presentando a settembre la sua candidatura con uno specifico dossier. Pur con due mesi di ritardo quindi, la commissione presieduta da Stefano Baia Curioni si è pronunciata sulla lista ristretta. Ora le città rimaste si giocheranno la possibilità di rappresentare per un anno la nuova offerta culturale e turistica nazionale, attuando il proprio progetto grazie al contributo statale di 1 milione di euro. “L’iniziativa – spiegano dal Mibact – istituita con la legge Art Bonus per il periodo 2015–2018 per valorizzare la progettualità delle candidate italiane a Capitale Europea della Cultura 2019 e divenuta stabile con la legge di Bilancio 2018, è volta a sostenere e incoraggiare cartelloni di eventi e attività capaci di far recepire in maniera sempre più diffusa il valore della leva culturale per la coesione sociale, l’integrazione, la creatività, l’innovazione, lo sviluppo economico e il benessere individuale e collettivo”. Il titolo di Capitale italiana della Cultura 2020 sarà assegnato, come di consueto, nell’ambito di una cerimonia pubblica nella sede del Ministero, a Roma, in via del Collegio Romano 27, il prossimo 16 febbraio alle 11 alla presenza del ministro Dario Franceschini.
Finisce il sogno di Foligno: è fuori dalla corsa a Capitale italiana della Cultura
Pubblicato il 16 Gennaio 2018 08:05
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