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Spoleto, in cinque mesi beccati 120 “furbetti” dell’immondizia

Pubblicato il 19 Gennaio 2018 13:13

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Centoventi verbali in cinque mesi. Questo il consuntivo, non certo gratificante, dei verbali elevati dall’ispettore ambientale che da maggio 2017 sta verificando che i cittadini di Spoleto (anche se tale figura è attiva pure su Foligno) differenzino nella maniera giusta. Un servizio che ha portato ai primi provvedimenti sanzionatori solo a luglio, dato che nel mezzo c’è stata prima tanta informazione e, soprattutto, formazione. Fatto sta che dall’entrata in vigore dei controlli sui rifiuti differenziati da parte dell’ispettore ambientale, figura istituzionale prevista nell’ambito degli accordi tra Valle Umbra Servizi e il Comune e per ora presente solo a Spoleto e Foligno, la città del Festival conta ben 120 verbali elevati, segno evidente che, nonostante tutto, gli utenti, fanno ancora un po’ di difficoltà ad apprendere come differenziare, su quale contenitore mettere fuori un giorno piuttosto che un altro ma, soprattutto, ha ancora poca consapevolezza che abbandonare sacchetti dell’immondizia in luoghi non deputati ad accoglierla, vuol dire unicamente deturpare l’ambiente. Sì, perché sono stati proprio questi gli “errori” maggiori che hanno compiuto i cittadini di Spoleto tra luglio e dicembre 2017, e in maggior misura nel centro storico della città. E c’è consapevolezza degli errori compiuti nel differenziare l’immondizia da parte degli stessi cittadini, testimonianza ne è che quei 120 verbali emessi dalla polizia municipale, solo 10 di essi sono stati oggetto di ricorso alle autorità competenti. “Vorrei fosse chiaro che per noi amministratori, fare multe in tal senso, è mortificante – spiega l’assessore all’Ambiente, Vincenza Campagnani – il nostro obiettivo per il 2018 non è quello di emettere così tanti verbali, ma far sì che i cittadini diventino più consapevoli del senso civico in una città che fa dell’accoglienza una questione di vita. Una città in ordine, è per tutti”. C’è da sottolineare, comunque che, al di là dei verbali, la situazione nel centro cittadino è notevolmente migliorata dopo l’intervento dell’ispettore ecologico. Il quale, prima di stilare il rapporto conseguente ai vari controlli da consegnare a chi poi ha l’onere di emettere i verbali conseguenti, la Polizia municipale, si è proposto alla popolazione come informatore e formatore, spiegando, in primis, alla gente il perché stava sbagliando a differenziare ma anche redarguendo chi, una volta individuato, non c’ha pensato su due volte ad abbandonare immondizia differenziata in prossimità di quei cestini per la carta dislocati su più punti della città. Tra le competenze dell’ispettore ambientale, del resto, c’è quella di “rafforzare la cultura del rispetto dell’ambiente anche attraverso attività di informazione, dialogo e collaborazione con i cittadini ed esercenti di attività commerciali, in merito alla raccolta differenziata, al recupero dei rifiuti e della qualità dei servizi ambientali”, come cita testualmente l’apposito regolamento, modificato ad hoc dall’amministrazione comunale di Spoleto, solo pochi mesi fa.

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