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Fils, entro fine marzo l’azienda non sarà più operativa. Pagate alcune spettanze

Pubblicato il 25 Gennaio 2018 16:49

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“Il 31 marzo prossimo si concluderà la fase operativa di Fils”. E’ quanto annunciato a Foligno in occasione della seduta della prima commissione, che si è tenuta negli scorsi giorni. Stando così le cose, entro quella data dovranno essere espletate tutte le procedure per l’affidamento dei servizi precedentemente offerti da Fils a nuovi soggetti. Così come avvenuto sul fronte delle pubbliche affissioni, della riscossione dell’imposta comunale sulla pubblicità e della tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche. Dal primo gennaio scorso, infatti, ad occuparsi del servizio è la società Ica (Imposte comunali affini srl). La stessa sorte, quindi, spetterà anche agli altri servizi, compresa la gestione integrata dell’Auditorium San Domenico, di quello di Santa Caterina e di palazzo Candiotti. Dopo una prima gara andata deserta, infatti, il Comune di Foligno ha avviato una nuova procedura per l’affidamento dei servizi, approvando l’atto di indirizzo e le nuove tariffe. La concessione avrà una durata di quattro anni ed una spesa pluriennale complessiva che si aggira attorno ai 360mila euro. Nel frattempo – e comunque fino al 31 marzo prossimo – ad espletare tutti i servizi continueranno ad essere ancora i dipendenti della Fils. Dipendenti che, negli scorsi giorni, insieme alla Confsal-Fesica erano tornati in piazza per far sentire la loro voce. In piazza della Repubblica, la prima di una serie di proteste, come aveva spiegato il segretario provinciale del sindacato autonomo Carlo Ugolini. Un secondo atto, secondo quanto anticipato dallo stesso Ugolini, potrebbe già tenersi la prossima settimana. Lavoratori e sindacato, infatti, hanno intenzione di tornare a farsi sentire in occasione del prossimo consiglio comunale folignate, in programma per martedì 30 gennaio. “Se non otterremo le risposte che cerchiamo – ha dichiarato Carlo Ugolini a questo proposito – occuperemo l’aula”. Al centro dell’attenzione – com’era già emerso negli scorsi giorni – la mancata applicazione dell’articolo 25 della Legge Madia, che prevede la creazione di un elenco di personale eccedente a livello regionale e il loro impiego in altre partecipate. Intanto qualche buona notizia arriva sul fronte stipendi. “Dopo la nostra protesta – ha detto Ugolini – è stata erogata la parte mancante della tredicesima e quella del mese di novembre”. Si resta dunque in attesa di quella di dicembre.

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