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Montefalco, tagliato il 40% dei fitofarmaci alle vigne: “Obiettivo 75%, da noi prodotti sostenibili”

Pubblicato il 16 Marzo 2018 16:32

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Montefalco si fa più green: taglia il 40% dei fitofarmaci destinati alle vigne e punta a far risparmiare 60 milioni di euro all’Umbria. Un progetto rivoluzionario, dunque, quello lanciato nella filiera vitivinicola dal Consorzio tutela vini Montefalco e che funge da esempio di sostenibilità per tutte le aziende agricole umbre. La sostenibilità è, ormai, un presupposto necessario per il marketing delle aziende, vinicole e non solo, che vogliono ampliare il proprio sguardo, uscendo fuori dai confini regionali. Grape Assistance nasce tre anni fa come progetto guida per la coltivazione dei vigneti del Montefalco Sagrantino Docg ed oggi si fa Smart Meteo, un vero e proprio assistente tecnologico che fornisce bollettini meteo e previsioni a lungo termine, informando in tempo reale sullo stato di salute delle piante, volto a superare il sistema dei trattamenti a calendario. Così ha spiegato Amilcare Pambuffetti, presidente del Consorzio Tutela Vini Montefalco: “Questo è un valido aiuto che ha consentito di effettuare interventi mirati solo in caso di presenza di agenti patogeni, riducendo in maniera significativa l’utilizzo dei fitofarmaci. Oggi portiamo sui mercati, a partire da ProWein, prodotti più sostenibili e in linea con le esigenze dei consumatori. L’obiettivo, con Smart Meteo, è quello di raggiungere una riduzione del 75% su tutto il territorio umbro. Massimizzando i vantaggi del protocollo, l’Umbria potrebbe toccare quota 60 milioni di euro di farmaci non somministrati in agricoltura, una rivoluzione ecosostenibile ed economica sorprendente che siamo fieri di aver innescato”. In questi primi tre anni dell’applicazione del progetto, Montefalco è arrivata a risparmiare in media 175 euro l’ettaro. Con l’applicazione del protocollo all’interno di tutte le aziende del Sagrantino, 60 circa per poco più di mille ettari, si eliminano tonnellate di prodotti chimici, corrispondenti a circa 88mila euro, con un risparmio complessivo stimato in circa 105 mila euro annui. In Umbria 340mila ettari di terreno sono destinati alla coltivazione: Smart Meteo, quindi, punta a realizzare un’ambiziosa rivoluzione di innovazione agricola, che consentirà un maggior rispetto del territorio e una produzione più sostenibile e qualitativamente superiore. Insomma, le denominazioni di origine di Montefalco affidano la propria rappresentazione a vini sempre più attenti alla questione ambientale. Basti pensare che molte marche si affacceranno sul mercato estero in occasione del ProWein 2018. Una bella prova del nove: l’export, infatti, pesa circa il 70% sul fatturato complessivo dei vini di Montefalco, contro una propensione all’export del 52% del comparto del vino italiano. Nel 2017, le aziende del territorio hanno esportato fuori dai confini nazionali quasi il 10% in più rispetto all’anno precedente, soprattutto verso la Germania, da sempre mercato di riferimento per rossi e bianchi fermi prodotti in maniera sostenibile. Il 12% dei tedeschi, infatti, dichiara di aver consumato vino green, soprattutto italiano e l’84% si dichiara interessato a continuare acquistarlo in futuro. 

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