“23 marzo 1919. La più audace, la più originale, la più mediterranea ed europea delle idee”. E’ quanto recitava lo striscione comparso nella notte tra giovedì 22 e venerdì 23 marzo nel parcheggio del Plateatico a Foligno e subito rimosso dalla polizia. La frase riportata sul lungo pezzo di stoffa, che ignoti hanno appeso alla ringhiera della stazione degli autobus, infatti, era un chiaro riferimento alla fondazione dei fasci italiani di combattimento, ossia il movimento politico fondato a Milano da Benito Mussolini proprio il 23 marzo del 1919. Un gesto, quello compiuto nella città della Quintana la scorsa notte, che è stato immediatamente condannato dall’amministrazione comunale, per bocca del sindaco Nando Mismetti. Il primo cittadino folignate ha infatti apostrofato come “grave” l’esposizione dello striscione inneggiante al fascismo. “Un gesto – ha dichiarato – che non ha niente a che fare con la storia della città. Non so se chi l’ha compiuto si sia reso conto di quello che ha fatto – ha ammonito Nando Mismetti -, né – ha aggiunto – del rischio di pesanti ripercussioni dal punto di vista penale”. Il sindaco folignate ha infatti ricordato come l’apologia del fascismo sia a tutti gli effetti un reato, così come disciplinato dall’articolo 4 della Legge Scelba nel 1952. “Non è una bravata – ha quindi concluso con toni duri Nando Mismetti – è un atto molto grave”.
A Foligno compare uno striscione che inneggia al fascismo. Mismetti: “Atto grave”
Pubblicato il 23 Marzo 2018 12:40
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