La “spending review” colpisce anche il mondo della Quintana. Dopo i tagli agli enti e agli apparati dello Stato messi in pratica negli ultimi anni dai Governi che si sono succeduti, ora anche le manifestazioni locali ci danno un “taglio”. Non sarà da meno nemmeno la rievocazione storica guidata dal presidente Domenico Metelli, pronta a ridimensionare l’apparato per venire incontro alle esigenze del mondo quintanaro. La riforma, che sembra essere una vera e propria rivoluzione copernicana, dovrebbe essere messa in atto entro la fine di questo mese. La redazione di Rgunotizie è riuscita ad entrare in possesso di alcuni documenti “top secret” che rivelano quelle che sono le strategie di palazzo Candiotti. Il cardine della manovra riguarda principalmente i rioni, che non saranno più dieci. La “spending review” li dimezzerà. Nella giostra di giugno vedremo quindi solamente cinque rioni contendersi il palio della Sfida. Alcune fusioni, siamo certi, faranno sicuramente scalpore. E’ il caso di Croce Bianca e Giotti, pronti ad unirsi sotto un unico segno, il cui nome sarà Croce Giotti. Risolta dunque la diatriba legata al cavaliere Massimo Gubbini, che finalmente potrà correre contemporaneamente per entrambi, mettendo fine ai continui sfottò sui social network. Un passaggio sicuramente non indolore per i popolani di via Butaroni e di piazza Faloci, ma necessario per il bene della manifestazione. Altra fusione in vista tra Spada e Pugilli che, per rendere omaggio alla vicinanza territoriale di Foligno con Civitanova Marche dopo l’apertura della Ss77, potranno realizzare un menù a base di pesce sul Lungotopino. Ma la “spending review” porterà anche a risolvere questioni come quelle delle taverne. La Mora, che dopo il terremoto deve fare a meno della sede di via Colomba Antonietti, potrà riaprire ai commensali in via Cortella, utilizzando i locali del rione Cassero. Come risarcimento, la Torre merlata potrà chiedere all’Ente Giostra il riconoscimento di almeno tre palii vinti da Luca Innocenzi nella Quintana di Ascoli Piceno. Motivi cromatici alla base della fusione di Ammanniti e Morlupo: così i turisti smetteranno di confonderli e fare continue domande ai quintanari durante la “tenzone” al “Campo de li Giochi”. Chiudono il quadro Badia e Contrastanga. La loro unione è resa necessaria dalla scelta del futuro priore. Raoul Baldaccini, al termine del mandato come numero uno degli Arditi, potrà così essere rieletto. Anche perché, dopo aver vinto il palio a settembre, avrebbe confessato: “C’ho pijato gusto..”.
La “spendig review” colpisce la Quintana: via all’unione dei rioni, ne rimarranno solo cinque
Pubblicato il 1 Aprile 2018 11:33
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