Un incontro istituzionale con enti locali e rappresentanze sindacali. E’ quello che la Regione Umbria si è detta pronta a programmare per discutere della situazione della Althea, l’azienda che lavora nel campo delle tecnologie biomedicali e che in Umbria conta circa 200 lavoratori. Tra questi ci sono i circa sessanta della oramai ex Ebm di Foligno. Una realtà, quella folignate, che nelle intenzioni dell’azienda dovrà chiudere, con il trasferimento dei suoi lavoratori nelle sedi di Roma e Milano. L’incontro che dovrà essere programmato, servirà “per valutare ogni possibile azione, compresa l’attivazione delle istituzioni nazionali – fanno sapere dalla Regione -, finalizzata alla tutela dei livelli occupazionali e alla garanzia dell’integrità dell’azienda in Umbria”. Il piano industriale presentato da Althea negli scorsi giorni ai sindacati ha suscitato “forte preoccupazione” da parte di palazzo Donini, che fa sapere come “le strutture tecniche della Regione stanno monitorando da tempo l’evoluzione della situazione, attraverso confronti con le organizzazioni sindacali ed il management aziendale”. La presa di posizione della Regione arriva a poche ore dalla richiesta ufficiale, fatta dal sindaco di Foligno Nando Mismetti, di un’intervento da parte dell’ente di palazzo Donini sulla vicenda dell’Althea. “Non credo sia accettabile che venga chiuso un presidio di ricerca e innovazione” aveva detto il sindaco, confidando nell’intervento della Regione.
Vertenza Althea, la Regione accoglie l’appello di Mismetti: “Programmeremo un incontro”
Pubblicato il 23 Giugno 2018 11:41 - Modificato il 5 Settembre 2023 15:56
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