Torna dall’America e si trova una bolletta dell’acqua da 19mila euro. Una vera e propria doccia gelata per la folignate Anna Maria Baroni, protagonista della sfortunata vicenda. Come se non bastasse, qualche mese più tardi la signora ha dovuto fare i conti anche con un’altra fattura, questa volta da 10mila euro. Insomma, poco meno di 30mila euro da pagare per un consumo effettivo d’acqua bassissimo. A far lievitare i metri cubi erogati, una fuoriuscita nelle tubature sotterranee. Una perdita “silenziosa” della quale nessuno si era accorto. L’intervento dell’idraulico ha sistemato la falla, ma non ha potuto mettere una toppa sull’esoso conto presentato dalla Valle Umbra Servizi. Dopo una serie di colloqui e passaggi burocratici con l’azienda che si occupa del servizio idrico (tra cui la richiesta di sgravio per le rotture occulte), Anna Maria Baroni è riuscita ad ottenere una mitigazione dell’importo fino a 13.765. Una cifra che rimane comunque extralarge per una donna in pensione e alla quale è stata negata la possibilità di effettuare una rateizzazione: “Sarei anche disposta a pagare, magari una cifra più bassa stornata di alcune voci, ma dalla Valle Umbra Servizi è stata respinta l’ipotesi di dilazionare la spesa” racconta Anna Maria Baroni, seguita nella vicenda dall’avvocato Stefania Filipponi. Ed il problema ora è proprio questo. Vus avrebbe negato il pagamento in più tranche, mettendo in crisi la signora. “Sono tornata dagli Stati Uniti a maggio del 2017 e mi sono accorta dal contatore che qualcosa non andava – spiega la protagonista dell’incredibile storia, sostenuta nella sua battaglia anche dal figlio Andrea Buono -. Ho subito chiamato l’idraulico che ha riparato la perdita, poi a luglio ho ricevuto la prima bolletta da 19mila euro. Mi chiedo come mai – prosegue – nessuno dalla Vus si è accorto dell’anomalia legata ai consumi, sarebbe stato tutto più facile”. Il caso di Anna Maria Baroni non sarebbe però l’unico. Sono diversi gli utenti alle prese con problematiche legate alle “rotture occulte” della rete idrica delle proprie abitazioni. Gelate, scosse di terremoto o altri eventi naturali potrebbero infatti creare guasti impossibili da notare ad “occhio nudo”. “Quando Vus si rende conto che le cause non sono legate a negligenza o imperizia, dovrebbe effettuare degli accertamenti e poi sanare la situazione – lamentano le persone che si trovano nelle stesse condizioni della signora Baroni –. Certi episodi non sono addebitabili a nessuno”. Senza dimenticare che, come sottolineato dall’avvocato Stefania Filipponi, “nelle bollette idriche è già previsto un importo riservato alle ‘perdite occulte’”. Insomma, il mix tra eventi accidentali e burocrazia rischia di diventare troppo spesso una miscela pericolosa per utenti e semplici cittadini.
Rotture idriche occulte, a Foligno bollette fino a 19mila euro: “La Vus ci aiuti”
Pubblicato il 30 Giugno 2018 09:13 - Modificato il 6 Settembre 2023 11:54
Anna Maria Baroni lancia il suo appello a Vus
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