Alla fine il verdetto tanto atteso è arrivato: la fascia olivata Assisi-Spoleto è ufficialmente patrimonio agricolo di rilevanza mondiale della Fao, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura. Si tratta del primo territorio italiano ad essere inserito nel programma GIAHS (Globally Important Agricultural Heritage Systems), dopo l’accoglimento della candidatura sostenuta dal comitato promotore cui hanno dato vita i Comuni di Trevi (capofila), Assisi, Spello, Foligno, Campello sul Clitunno e Spoleto, con il sostegno di Regione Umbria e Sviluppumbria. “C’è grande soddisfazione per il raggiungimento di questo importante risultato – ha detto l’assessore regionale alle politiche agricole, Fernanda Cecchini -. Un risultato – ha proseguito – che segna una tappa fondamentale del percorso per la tutela, la valorizzazione, la promozione di un territorio reso unico e irripetibile dalla presenza secolare degli ulivi. Un valore aggiunto – ha concluso l’assessore regionale – per l’intera Umbria, che annovera fra i fattori cardini del suo sviluppo il paesaggio rurale e la produzione olearia di qualità”. Prima del riconoscimento tra i sistemi del patrimonio Fao, la fascia olivata Assisi-Spoleto aveva conquistato l’iscrizione nel registro nazionale dei paesaggi storici del Ministero delle Politiche agricole. Tappa che ne aveva certificato la valenza culturale e ambientale. Prossimo step il riconoscimento della fascia olivata come bene culturale dell’umanità, che sarà al centro di una conferenza stampa in programma per lunedì 9 luglio, alle 11, nel Salone d’Onore di palazzo Donini.
La fascia olivata Assisi-Spoleto è patrimonio Fao: è il primo territorio italiano
Pubblicato il 3 Luglio 2018 14:26 - Modificato il 5 Settembre 2023 15:54
Il millenario ulivo di Sant'Emiliano di Trevi
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