E’ grazie ad un’operazione condotta dai carabinieri di Spoleto e Sansepolcro che si è riusciti a mettere fine ai furti della “banda dei Cayenne”. A finire in manette per vari reati, tra cui furto in abitazione in concorso aggravato continuato, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate, ricettazione e possesso ingiustificato di chiavi e grimaldelli, sono due giovani di nazionalità albanese che negli ultimi mesi hanno letteralmente seminato il panico nelle provincie di Arezzo, Perugia, Pesaro-Urbino, Ancona e Varese. Gli investigatori hanno svolto un’attenta analisi del loro “modus operandi”, che prevedeva l’impiego di veloci macchine sportive rubate, capaci di raggiungere rapidamente i luoghi scelti per i furti e, qualora scoperti, sfuggire repentinamente alle forze dell’ordine. I carabinieri hanno dunque individuato l’autovettura utilizzata più frequentemente dai malviventi, un Porsche Cayenne rubato a Jesi negli scorsi mesi. Poi, al momento opportuno, è scattata l’operazione. Per sottrarsi all’arresto, i due criminali hanno speronato due auto di servizio e due carabinieri hanno riportato diverse lesioni, ma sono riusciti a fermarli al termine di un rocambolesco inseguimento a piedi. A seguito dell’operazione i militari hanno recuperato tre automobili di grossa cilindrata, già riconsegnate ai legittimi proprietari insieme a parte della refurtiva che verrà restituita nei prossimi giorni.
Spoleto, sgominata la “banda del Cayenne”
Pubblicato il 31 Agosto 2018 15:07 - Modificato il 5 Settembre 2023 15:43
Carabinieri
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