Riparte il campionato, ritorna “il Nido del Falco”. La trasmissione dedicata al calcio regionale, con un focus particolare sui Falchetti, inizia nel segno della tradizione, ospitando per la prima puntata il capitano folignate Filippo Petterini. La bandiera biancazzurra analizza l’esordio stagionale con il Massa Martana: “Non era una partita semplice, il livello è un po’ più alto, ma noi stiamo lavorando bene e ci siamo fatti trovare pronti. Ci siamo anche noi per provare a vincere questo campionato, ma non sarà semplice”. Il Foligno ha cambiato molto in quest’estate ed ora può godersi i nuovi talenti: “Io, per esempio, mi trovo molto bene con Zanchi, gioco più la palla e lui è più forte in marcatura. Anche se ancora dobbiamo lavorare molto, ci siamo subito resi conto che le difficoltà saranno tante”. Tra i nuovi gioielli spicca Maurizio Peluso, autore di una doppietta all’esordio ma già sugli scudi in coppa. Petterini ci scherza su “evidentemente Peluso ha un accordo con gli avversari, visto che con la Ducato glie l’ha passata il portiere, con il Massa il difensore centrale… a parte gli scherzi è un giocatore che non scopro certo io, basta guardare i numeri. Se ha deciso di tornare a casa un motivo c’è, dà gusto giocare la domenica con questo pubblico”. Andando oltre le vicende folignati, strappa l’occhio il 3 a 0 rifilato all’Assisi Subasio dalla banda di Fausto Ricci: “La Ducato non regala niente, gli fa onore il fatto di non concedere niente a nessuno. Riescono a sfruttare al meglio le loro caratteristiche fisiche, sono compatti e non è facile giocare contro di loro, faccio veramente i complimenti per quest’esordio nel campionato d’Eccellenza”. La domanda d’obbligo diventa allora quella del pronostico sul campionato: “Non saprei che dire, in un’ipotetica griglia metto noi davanti perché non sono scaramantico e non ci dobbiamo nascondere, poi penso ci farà compagnia il Sansepolcro. L’Ellera e l’Angelan asono buone squadre, così come Spoleto e Massa Martana”. Il prossimo 14 novembre Petterini compirà 38 anni, ed ammette candidamente di sentirsi: “a pezzi… non sono i 90 minuti che mi pesano, ma piuttosto recuperare dopo questi sforzi. Gli anni passano per tutti, è normale”.
E’ possibile riascoltare l’intervista a Filippo Petterini attraverso questo link: https://www.youtube.com/watch?v=qFX8MIzsZSw&feature=youtu.be