Dinamicità e forte capacità di crescita sono state, ancora una volta, le carte vincenti dell’azienda Colfiorito che, per il terzo anno consecutivo, entra a far parte delle “1000 aziende che ispirano l’Europa”. Un riconoscimento che porta la firma del London Stock Exchange Group, la holding che comprende la Borsa di Londra, la Borsa Italia ed altre società di servizi finanziari.
Colfiorito, azienda leader in Italia nel mercato dei legumi secchi, dei cereali e dei semi, ha ricevuto una menzione speciale, portando a casa il premio consegnato in occasione della cerimonia che si è tenuta nella sede del Parlamento Europeo a Bruxelles. Centodieci le piccole e medie imprese italiane selezionate, tra cui appunto quella fondata dal presidente Ivano Mattioni.
“Aziende – ha spiegato l’amministratore delegato di London Stock Exchange, Nikhil Rathi – che innovano, che creano lavoro e che guidano la crescita economica. Che hanno il potenziale di trasformare l’economia europea e di dare alle prossime generazioni di giovani il futuro che si meritano”.
“Siamo orgogliosi di ricevere questo riconoscimento, che premia il lavoro fatto negli anni – è stato il commento del presidente Mattioni –. La nostra azienda ha radici ben piantate nella terra – ha proseguito – con riferimento sia al territorio umbro, base delle attività, sia al mondo della produzione agricola”. Il presidente Mattioni ha quindi sottolineato l’importanza data al capitale naturale, sociale e umano. E poi l’innovazione, “grazie alla quale – ha sottolineato il vicepresidente di Colfiorito, Luca Mattioni – l’azienda è cresciuta così tanto negli ultimi anni”.
A sottolineare la strategia di Colfiorito, il direttore generale Alessio Miliani, presente alla cerimonia di premiazione insieme al responsabile marketing Michele Santilocchi. “Quello che ci preme fornire al consumatore – ha detto – è una proposta di valore che non solo incontri e anticipi i suoi bisogni, ma gli dia un ‘di più’ che deriva anche dalla trasparenza, dalla sostenibilità, dalla tradizione e dalla responsabilità sociale”.
Una strategia quindi che mette al centro il consumatore e i suoi bisogni, attenta agli aspetti di sostenibilità e benessere nutrizionale, senza preconcetti e con un approccio sempre più scientifico al suo studio.