Dopo il successo del primo appuntamento, obiettivo centrato anche per il secondo incontro di Daje Foligno, associazione di imminente costituzione che fonda il proprio operato sul concetto di cittadinanza attiva, come strumento per vivere e far vivere al meglio il comune umbro. “Lo spirito con cui è nata questa iniziativa – spiegano i promotori – è far sì che l’amministrazione faccia il proprio lavoro, affiancata e supportata però dal contributo di tutti i folignati”. E sono diversi i singoli cittadini e le associazioni che hanno deciso di avvicinarsi a questa realtà.
Il primo passo che “Daje Foligno” intende compiere è quello di censire i beni comuni cittadini, sui quali poi lavorare grazie al sostegno dell’intera comunità, favorendo così l’impegno diretto delle persone che vivono quotidianamente Foligno. Tra i progetti proposti la creazione di percorsi di avvicinamento ad associazioni si assistenza che operano sul territorio al fine di ridurre la forbice con le fasce meno abbienti della società, ma anche interventi di valorizzazione su alcuni beni come il pozzo che si trova nel castello dei Trinci a Sant’Eraclio. Ed ancora la promozione di momenti di approfondimento dedicati, ad esempio, all’economia, in un’ottica di incontro e confronto, ma anche e soprattutto di conoscenza dei temi più stringenti ed attuali.
Intanto consigliere comunale di LeU, Vincenzo Falasca, ha presentato a palazzo Orfini Podestà la proposta di “Regolamento per la cura e la valorizzazione dei beni comuni urbani e la tutela e il sostegno alle forme di cittadinanza attiva”, che per essere effettivo dovrà però prima passare al vaglio ed all’approvazione della massima assise cittadina. Nel frattempo si pensa alla costituzione effettiva dell’associazione. Una bozza di statuto è già stata elaborata e i membri si preparano per passare dalle parole ai fatti. Tutto sembra essere pronto, dunque, perché i i folignati tornino a vivere a pieno la loro città da protagonisti.