Nuove ed importanti tecnologie per la struttura di Nefrologia e dialisi del San Matteo degli Infermi di Spoleto. L’ospedale diretto da Luca Sapori è infatti la prima struttura dell’Umbria ad essersi dotata di un sistema per la dialisi peritoneale automatizzata (APD) che permette di effettuare il trattamento a casa e, grazie ad una piattaforma web, consente al nefrologo di accedere da remoto ai dati clinici del paziente.
“Il nuovo dispositivo – spiega infatti la dottoressa Paola Vittoria Santirosi, responsabile della struttura – fa sì che lo specialista possa monitorare costantemente la terapia cui è sottoposto il paziente e verificare in maniera tempestiva eventuali anomalie. Grazie ai dati immediati e accurati e alla capacità di modificare il programma del dispositivo da remoto – ha proseguito la dottoressa Santirosi – la piattaforma web può aiutare a innalzare gli standard di cura al paziente”. Paziente che può così scegliere la cura domiciliare sentendosi più sicuro e costantemente sotto controllo. Il centro dialisi, inoltre, può impostare avvisi personalizzati per la notifica automatica di situazioni specifiche o di eventi che si verificano nel corso del trattamento.
I benefici apportati dal nuovo sistema riguardano sia la struttura ospedaliera, che può così far i conti con un risparmio di risorse sanitarie, sia il paziente. In quest’ultimo caso è stato riscontrato come il ricorso alla dialisi peritoneale automatizzata riduca ospedalizzazioni e costi, spostamenti e tempi di attesa con, al tempo stesso, un miglioramento della qualità delle cure e della soddisfazione del paziente. Inoltre, i pazienti in dialisi che utilizzano sistemi di telemedicina hanno dimostrato miglioramenti clinici, con una riduzione delle visite ospedaliere e accessi in pronto soccorso, minori costi e una qualità di vita percepita più elevata. Attualmente le persone in terapia dialitica domiciliare sono nove e sono supportate da infermieri dell’assistenza domiciliare integrata adeguatamente addestrati alla tecnica dialitica.
“La notevole attività ambulatoriale nefrologica, che in questi mesi è stata notevolmente incrementata – ha concluso Paola Vittoria Santirosi – ha permesso inoltre la riduzione di nuovi ingressi in dialisi con miglioramento della gestione predialitica e della terapia conservativa”. Prevista, infine, un’implementazione della dotazione strumentale.