Rapina e lesioni personali. Sono i reati a carico di due uomini, un 36enne tunisino ed un 35enne campano, arrestati dai carabinieri della stazione di Scanzano, nel Folignate, e per i quali il pubblico ministero ha richiesto la misura cautelare dei domiciliari. I due uomini sarebbero responsabili di una doppia aggressione avvenuto lo scorso 25 agosto in un’area di servizio lungo la strada statale 3 “Flaminia”.
È lì che la coppia sarebbe entrata in azione. Vittima dell’agguato un 28enne, cittadino albanese residente a Trevi, che si era fermato per fare rifornimento al distributore automatico. Improvvisamente l’uomo era stato raggiunto dai due pregiudicati che, a volto scoperto, lo avevano schiaffeggiato, sottraendogli dalle mani le banconote necessarie per il rifornimento. Il 28enne aveva quindi cercato riparo in macchina, ma uno dei due uomini con un estintore aveva mandato in frantumi il parabrezza dell’auto. Non contenti di quanto già sottrattogli, i due malviventi erano quindi entrati nell’abitacolo e mentre uno percuoteva la vittima con calci e pugni, l’altro lo colpiva alla testa con l’estintore facendo sprigionare la polvere antincendio in macchina. A quel punto, quando il malcapitato era riuscito ad uscire dall’auto trovando riparo all’interno del bar, i due uomini avevano preso dalla macchina una borsa contenente un tablet e due telefoni cellulari e si erano dati alla fuga a bordo di un’autovettura di grossa cilindrata.
Giunti sul posto, i militari hanno però scoperto che la coppia poco prima di aggredire il 28enne, aveva picchiato senza motivo un altro ragazzo mentre si trovava del bar della stazione di servizio. La sua colpa, a detta dei due malviventi, l’averli guardati con insistenza. Tanto era bastato perché i due uomini gli sferrassero un pugno al volto e lo colpissero con una sedia alla schiena.
Trasportate all’ospedale di Foligno, le due vittime serano state medicate e dimesse: l’uomo rapinato con una prognosi di 25 giorni per la frattura di due costole, escoriazioni, abrasioni ed ecchimosi in varie parti del corpo; l’altro ragazzo, invece, se l’era cavata con una prognosi di 15 giorni per trauma regione oculare, trauma distorsivo cervicale e ferita lacero-contusa al labbro.
Le indagini condotte dai militari, avviate sulla base delle informazioni fornite dalle vittime e sviluppate prevalentemente grazie alla conoscenza del territorio e delle dinamiche criminali di contesto, hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico di due uomini, che nei giorni scorsi sono così finiti ai domiciliari. Il 36enne tunisino è stato rintracciato a Terni, a casa di familiari, mentre il 35enne campano è stato fermato a Foligno, appena rientrato da un soggiorno in Germania.